Altro che Rdc, Santanchè e Musumeci concordano: garantire futuro ai giovani con formazione e lavoro

17 Dic 2022 14:59 - di Chiara Volpi
Rdc

Riflettori puntati sul Rdc in Piazza del popolo a Roma. Dove all’ultimo appuntamento della mattina della Festa per i 10 anni di Fratelli d’Italia, sono saliti sul palco il ministro del Turismo Daniela Santanchè e Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare. Il dibattito, che si concentrato in maniera puntuale ed esaustiva sulla vexata quaestio della misura assistenziale grillina, è stato moderato da Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanze della Camera. E animato dalle domande e dagli interventi del giornalista Mario Giordano. Le considerazioni sullo status quo e le prospettive per l’immediato futuro del provvedimento caldeggiato da Conte e pentastellati, è stato introdotto da Walter Rizzetto, Presidente della Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera.

Alla festa di FdI si parla di Rdc con i ministri Santanchè e Musumeci

E si è entrati subito sul tema, con un video-messaggio che il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha inviato alla kermesse di FdI. Un saluto e un intervento centrato sul tema in calendario oggi all’iniziativa organizzata da Fratelli d’Italia per celebrare il traguardo dei dieci anni. E all’interno del quale, con la precisione dei dati e la spiegazione di quello che è lo spirito del governo in merito all’approccio e alle risoluzioni enucleate dall’esecutivo sul Rdc, il ministro Calderone ha subito sottolineato: «Nei primi 10 mesi del 2022 sono state rigettate circa 300.000 domande di reddito di cittadinanza di cui 250.000 erano di soggetti non residenti in Italia. O con autocertificazioni non veritiere».

Rdc, Calderone: «In 10 mesi 2022 rigettate 300mila domande: 250mila di non residenti in Italia o con certificazioni false»

È giusto verificare allora – ha puntualizzato la titolare del dicastero del Lavoro – come si impiegano le risorse. Perché il sostegno va a chi ha bisogno». Infine, quanto alle nuove norme previste dalla manovra, il ministro ha ribadito quale sia stato il punto di partenza del governo. «Non siamo voluti intervenire con l’accetta, ma per trovare soluzioni concrete e far sì che chi è in condizione di poter lavorare, avendo comunque bisogno di sussidi, lo possa fare nel tempo. Su 1.100.000 nuclei che percepiscono il Reddito di cittadinanza, infatti, la platea di soggetti per noi occupabili è inferiore a quei 660.000 individuati originariamente», ha spiegato la Calderone, dando istantaneamente idea delle proporzioni e delle criticità nel merito del Rdc.

Rdc: l’importanza della formazione per i nostri giovani

Insomma, una misura, quella del Rdc, che ha slatentizzato il suo fallimento sociale e politico dal punto di vista della crisi occupazionale, che ha disperso risorse, sia destinandole a chi non ne aveva diritto e ha truffato. Sia non alimentando il mercato del lavoro. Un punto, quest’ultimo, sul quale si è inserito l’intervento di Daniela Santanchè, che si è concentrata su un aspetto peculiare: quello della formazione. «La cosa fondamentale che dobbiamo fare è la formazione – ha puntualizzato il ministro – perché è dirimente formare i nostri giovani», ha affermato la titolare del dicastero del Turismo, aggiungendo poi a stretto giro e concordando con il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, che è intervenuto poco prima di lei: «Ci vuole incrocio di domanda e offerta».

Santanchè: «Il turismo darà più occupazione nel futuro»

Un’angolazione del tutto diversa nell’approccio al Rdc, quella che Daniela Santanchè ha illustrato, rivendicando la volontà del governo di voler cancellare il provvedimento grillino. Anche perché, ha chiosato il ministro, «in campagna elettorale abbiamo detto che avremmo abolito il Reddito di cittadinanza. E così faremo», ha ribadito. Forti anche – ha poi concluso – del fatto che «l’azienda del turismo, che è un’industria che non si può fare con le macchine, ma con uomini e donne, darà più occupazione nel futuro».

Musumeci: «Insegniamo un mestiere ai nostri ragazzi»

E di giovani e di prospettive da garantire loro per il futuro ha parlato anche il ministro Musumeci, intervenuto alla festa per il decennale di FdI in Piazza del Popolo. Il quale, sul fronte su cui il leader grillino Conte sta cercando di infiammare la piazza, ha commentato: «Il reddito di cittadinanza? Abbiamo detto che dobbiamo rivederlo. Ci siamo espressi in questi termini: abolizione per una fascia, per chi può lavorare. Per chi non può lavorare, è necessario che lo Stato continui a dare un sostegno». Ma, cosa ancora più importante, ha rimarcato l’ex governatore della Regione siciliana, «bisogna rivedere anche la politica del welfare. E rivalorizzare il lavoro manuale. A un ragazzo – spiega Musumeci – devi insegnare un mestiere. Altrimenti gli togli il diritto a progettare il futuro»…

 

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