Cirielli: “Dalla Francia nessuna lezione sui migranti, ricordate cosa fanno alla frontiera di Ventimiglia”

9 Nov 2022 10:08 - di Penelope Corrado
Cirielli, migranti, Ventimiglia

La Francia farà sbarcare i migranti della Ocean Viking che l’Italia non ha accolto: il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, in un’intervista al Corriere della Sera osserva che “se la Francia accoglie una nave ogni 4-5 anni non è una cosa straordinaria ma comunque è una buona notizia”.

Cirielli sui migranti: “Seguiamo la linea della legalità”

Restano quelle immagini, le grida, la disperazione, i tuffi in acqua di chi vuole sbarcare in Italia. “Mica li abbiamo trattati male. Li abbiamo soccorsi e abbiamo dato loro assistenza sanitaria. E il fatto che siano scesi ne è la conferma”. Appunto, alla fine sono scesi. Questo sbarco sembra una sconfessione della linea dura: “Linea della legalità, casomai. E il fatto che siano sbarcati quanti avevano problemi mostra che di fronte alle questioni umanitarie non ci tiriamo indietro”. E sull”irritazione del governo francese, Cirialli ricorda:  “A Ventimiglia le persone che cercano di attraversare la frontiera vengono catturate e riportate a forza in Italia. Non può darci lezioni di moralità chi giustamente ma con durezza fa rispettare le leggi. È quello che vogliamo fare anche noi”. Perchè “se i migranti sapessero che l’Italia non è la porta aperta d’Europa non partirebbero, e non sarebbero oggetto di violenze e abusi”.

Il leader del Pd Enrico Letta dice che la selezione dei disperati è un’aberrazione: “Credo che il Pd non possa che essere contento, avendo rapporti privilegiati con la Francia: tanto che chi ha fatto il politico qui può farlo anche li’. E immagino che Letta, ora che al governo ci siamo noi, reputi che sia anche meglio sbarcare in Francia piuttosto che a casa nostra”. L’Unione europea ci ricorda però che l’Italia può beneficiare di un meccanismo di compensazione: “Peccato che nessuno se ne è accorto. Anzi, mi sembra che anche gli amici della ex maggioranza lamentassero l’assenza di solidarietà. E attaccassero le politiche dei Paesi di Visegra’d. Ma se si chiede agli altri di essere solidali, bisogna anche esserlo”.

“Ora tutti sanno che non si può venire in Italia in modo illegale”

Alla domanda del Corriere su “chi, di fronte all’ipotesi di selezione, lamentava che potessero essere separate le famiglie, evocando scene da dimenticare”, Cirielli risponde: “Non credo si possano fare certi paragoni, si offenderebbe la comunità ebraica. Penso però che le famiglie debbano andare insieme. Se ci saranno problemi di ricongiungimenti, saranno affrontati. Ma c’è un altro tema”. “Gli sbarchi – rileva il viceministro – vanno fronteggiati con spirito di legalità. Sapere che è possibile venire in Italia in modo illegale genera un mercato fatto di violazioni dei diritti. Si fa una tratta di esseri umani, utilizzando un meccanismo normativo studiato per i profughi per persone che profughi non sono. Ma arrivano con viaggi organizzati, con le Ong”, ha concluso l’esponente di Fratelli d’Italia.

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *