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Sapienza

Sapienza, Del Debbio dà la parola agli studenti. Cruciani sbotta: siete il nulla (video)

Politica - di Vittoria Belmonte - 28 Ottobre 2022 - AGGIORNATO 28 Ottobre 2022 alle 17:00

A Dritto e rovescio Paolo Del Debbio affronta il tema degli scontri tra studenti antifascisti e polizia alla Sapienza e in studio scoppia la bagarre. Il collegamento dalla facoltà di Scienze politiche occupata dai collettivi è la miccia che accende gli animi. Elettra, la studentessa intervistata, afferma che loro volevano solo appendere uno striscione contro i fascisti all’università.

Ma ci sono andati in cento per mettere uno striscione? Poi però la stessa studentessa deve ammettere la verità: volevano impedire il convegno con esponenti di Azione universitaria, che per loro è un’organizzazione fascista e reazionaria che non merita diritto di parola. Eppure – fa notare Giovanni Donzelli di FdI in collegamento con lo studio – Azione universitaria ha nelle facoltà rappresentanti regolarmente eletti dalla popolazione degli atenei al contrario degli esterni che appoggiano le iniziative liberticide dei collettivi. Del resto anche la rettrice della facoltà – di cui gli studenti antifà chiedono le dimissioni – lo ha confermato. Tra loro – ha dichiarato – non ci sono solo studenti. In studio Giorgio Cremaschi, giubilante per il ritorno dei centri sociali negli atenei, dice a Donzelli: “Vi dovete abituare alle agitazioni di piazza”.

Prende quindi la parola Vauro, che fa quello che fanno tutti i cattivi maestri: applausi agli studenti che hanno cercato di impedire il convegno “fascista” perché fascismo e democrazia sono antitetici e quindi i veri democratici sono gli studenti assalitori mentre la polizia è, come al solito, repressiva e “cattiva”.

A quel punto Maurizio Belpietro, direttore della Verità, fa notare a Vauro che se ci sono organizzazioni pericolose per la democrazia è la magistratura che deve intervenire perché non lo può certo decidere Vauro né gli studenti che si arrogano il diritto di decidere chi parla e chi no alla Sapienza. Giuseppe Cruciani insorge: “Voi state stravolgendo la realtà, lì non c’era Hitler, non c’era Priebke, c’era Capezzone…”.

Cruciano aggiunge che “i poliziotti erano lì a presidio della democrazia di fronte a un gruppo di squadristi profondamente anti-democratici. Questa gente deve capire che l’università non è casa loro, non è di loro proprietà ma dei contribuenti, dello Stato”.

E ancora, a uno studente che urla che loro continueranno a cacciare i fascisti dall’università, Cruciani replica urlando: “No, i fascisti siete voi. Voi vi siete comportati da fascisti. Anzi, tu sei il nulla…”.

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