Meloni “anticipa” le contestazioni di piazza e si rivolge agli studenti: “Siate liberi”

25 Ott 2022 13:23 - di Adriana De Conto
Meloni studenti

“Rappresento ciò che gli inglesi chiamerebbero l’underdog. Lo sfavorito, per semplificare; chi  per affermarsi deve stravolgere tutti i pronostici“. Così in un passaggio Giorgia Meloni in Aula, alla Camera, si è rivolta ai giovani per incoraggiarli in diversi punti del suo discorso, durato oltre un’ora. Ne fa fede la sua storia politica, ha ricordato il presiente del Consiglio rivendicando i sui trascorsi di giovane militante. “Intendo farlo ancora”, ha detto. Nella parte del suo intervento nel quale ha affrontato il tema scuola e formazione, Meloni ha avuto il tatto e l’intelligenza di anticipare quelle che saranno le contestazioni di piazza degli studenti. Che già in questi giorni si stanno agitando in maniera scomposta e stanno organizzando manifestazioni contro il governo.

Meloni agli studenti: “Difficilmente riuscirò a non provare un moto di simpatia a

“Penso di conoscere abbastanza bene l’universo dell’impegno giovanile, una palestra di vita meravigliosa. Indipendentemente dalle idee politiche che si sceglie di promuovere”. “E confesso aggiunge – che difficilmente riuscirò a non provare un moto di simpatia anche per coloro che scenderanno in piazza per contestare le politiche del nostro Governo”. E’ il sale della democrazia, ma attenzione. Un consiglio si sente di dare loro: “Voglio dire a questi ragazzi una frase di Steve Jobs che diceva: ‘siate affamati, siate folli’. Vorrei aggiungere anche siate liberi, perché è nel libero arbitrio la grandezza dell’essere umano”. Liberi di pensare, liberi di contrapporsi, ma senza farsi strumentalizzare, in piena libertà personale. Un passaggio significativo che intelligentemente cerca di stemperare il clima che già si sta infervorando nelle piazze ad uso e consumo dei soliti antagonisti di “democratici”.

Meloni: “L’abisso in tutti i totalitarismi”

Meloni ha anticipato e stoppato anche l’argomento più evocato dalle opposizioni, “quello che strumentalmente si è sostenuto. Non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici. Per nessun regime, fascismo compreso. Esattamente come ho sempre reputato le leggi razziali del 1938 il punto più basso della storia italiana, una vergogna che segnerà il nostro popolo per sempre”. E’ stata lungamente applaudita quando ha aggiunto che “i totalitarismi del ‘900 hanno dilaniato l’intera Europa, non solo l’Italia, per più di mezzo secolo. In una successione di orrori che ha investito gran parte degli Stati europei. E l’orrore e i crimini, da chiunque vengano compiuti, non meritano giustificazioni di sorta. E non si compensano con altri orrori e altri crimini. Nell’abisso non si pareggiano mai i conti, si precipita e basta“. Parole chiare, di alto profilo.

 

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