Boschi: “Il Pd è finito per sempre, Giorgia Meloni è stata brava ma deve anche dire grazie a Letta “

4 Ott 2022 8:55 - di Sara De Vico

“Il Pd ha terminato la sua corsa. Perché nel giro di qualche mese dovrà scegliere se stare con Conte o con i riformisti, con il reddito di cittadinanza o con il JobsAct. E a quel punto la divisione sarà inevitabile”. Non ha dubbi sul destino del suo ex partito Maria Elena Boschi. Intervistata da Libero, è impietosa con il partito di Letta. “Non so – dice velenosa come Renzi – se a marzo 2023 ci sarà il congresso, ma sono sicura che non ci sarà più il Pd. Il Pd ha preso il 19% ma è il partito del passato, noi l’8% ma siamo il partito del futuro”.

Boschi: noi siamo il futuro, il Pd è il passato

Gongola per il risultato elettorale anche se l’obiettivo delle due cifre è sfumato dentro le urne. “Due mesi fa ci davate tutti al 2%, oggi siamo quasi all’8%. Se in due mesi abbiamo fatto questo risultato, lei immagina che cosa potremo fare nei due anni che ci separano dalle Europee?”. Sulla sopravvivenza dell’alleanza con Calenda non si sbilancia troppo.  “Abbiamo lavorato insieme e tutti noi sappiamo – a cominciare da Renzi e Calenda – che disperdere questa speranza sarebbe folle. Tutti noi sentiamo la responsabilità della fiducia data dagli elettori”.

L’ultima sfida renziana si chiama Renew Europe

Lo sguardo – insiste la Boschi –  e al futuro e alle prossime europee con l’ultima sfida renziana che prende il nome di Renew Europe. “Sarà una casa aperta, non un fortino”. Ma di sicuro, giura la Boschi, mai con Letta. “Perché non c’entriamo nulla con i grillini e i D’Alema/Speranza”.

“Meloni è stata brava a crederci sempre”

Molto ‘civile’ il giudizio sul successo di Fratelli d’Italia e del centrodestra. “Meloni è stata brava a crederci sempre”, riconosce l’ex ministra. “E contemporaneamente deve dire un grazie gigantesco a Enrico Letta senza il quale oggi lei non sarebbe la premier in pectore”, aggiunge confermando le parole di Renzi sul masochismo del Pd.  “Ma questo non toglie nulla al fatto che Meloni ha compiuto un cammino straordinario che va riconosciuto come è giusto che sia”.

“Siamo pronti a lavorare sulle riforme costituzionali”

Possibilista sulla collaborazione con ‘gli avversari’ sul tema delle riforma costituzionali. Italia Viva è pronta a partecipare a una eventuale Bicamerale. “A condizione che sia una cosa seria. Ma credo che in questa fase iniziale la questione della riforma non sia la priorità”. Apertura anche ai provvedimenti del governo che funzionano? “Dipende da che c’è scritto dentro. Non è più tempo di sì o no ideologici. Guardiamo le carte e poi il gruppo parlamentare deciderà”

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