Scuola, FdI: “Che fine ha fatto la ventilazione meccanica? Speranza e Bianchi bocciati”

4 Ago 2022 14:53 - di Sara De Vico

Allarme scuola. Sempre più allo sbando. “È dall’inizio della pandemia che Fratelli d’Italia propone di dotare tutti gli istituti di sistemi di ventilazione meccanica controllata. Ma il ministro della Salute Speranza e quello dell’Istruzione Bianchi continuano a fare orecchie da mercante”. Così Giorgia Meloni su Facebook in merito a una possibile nuova ondata di covid prevista dagli esperti per settembre-ottobre.

Scuola, Speranza e Bianchi fanno spallucce

“Nonostante il moltiplicarsi di appelli da parte di esperti, medici e presidi, hanno abbandonato le scuole al loro destino”, continua la leader di Fratelli d’Italia. “Gli istituti italiani si apprestano a vivere il terzo anno consecutivo nel caos e senza sicurezza. Con quale faccia questi signori si presentano a guidare di nuovo l’Italia?”.

Meloni: che fine ha fatto la ventilazione meccanica?

Quella ventilazione meccanica controllata è una proposta ‘storica’ di FdI. Sperimentata con successo dalla Regione Marche guidata da Francesco Acquaroli. Ma rimasta nel cassetto malgrado la lettera inviata al premier Draghi dalla Meloni lo scorso marzo. “Tanto tempo è stato perso”, scriveva. “Ma non è mai troppo tardi per recuperare. E per prepararci ad affrontare con più serenità la più che plausibile risalita del contagio da Covid nel prossimo autunno. In coincidenza con la stagione fredda”.

C’è il rischio di una nuova ondata in autunno

Di rischio di una nuova ondata parla Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma “Se dovesse accadere – dice all’Adnkronos – dovremmo essere pronti al ritorno di misure di contenimento. E anche dell’obbligo della mascherina, anche a scuola e al chiuso”. Per ora non è il caso di mettere in atto misure restrittive, spiega. “Ma il virus circola molto, la possibilità che arrivino altre varianti è elevata e i decessi sono ancora molto elevati”.

Il rischio del ritorno di misure restrittive

Dobbiamo farci trovare preparati quando, con il cambio della situazione climatica, il virus troverà una situazione ambientale più favorevole. Con il ritorno delle vita sociale al chiuso. Quindi – conclude Andreoni – oltre a mantenere una attività di sequenziamento del virus, sarà necessario nel caso di una impennata della curva adottare in tempi stretti anche le misure che fino a qualche mese fa abbiamo sopportato per il bene delle comunità”.

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