Caso Anzaldo, l’Agcom richiama la Rai per le parole della conduttrice Elisa Anzaldo contro Giorgia Meloni

11 Ago 2022 12:02 - di Roberto Frulli
Tg1, Elisa Anzaldo

Arriva il richiamo formale dell’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni alla Rai, deliberato all’unanimità, svela Adnkronos, per il caso della conduttrice Elisa Anzaldo che, nel corso della trasmissione “Rassegna stampa, andata in onda il 3 agosto scorso alle 7 del mattino, nell’ambito di uno scambio di battute con il condirettore del Corriere dello Sport, Alessandro Barbano, in merito al presunto cambio di fede calcistica della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, si spinse dire “Se peccato è, in questo caso non è il peggiore peccato di Giorgia Meloni. Ce ne sono tanti altri”.

La battuta fuori luogo e di cattivo gusto aveva provocato forti polemiche con un richiamo della direttrice Monica Maggioni alla redazione ma, poi, su Twitter, Giorgia Meloni aveva chiuso con eleganza la vicenda: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Non la scaglierò certo io su Elisa Anzaldo per una battuta sui miei molti ‘peccati’ mentre conduceva la rassegna stampa del Tg1 Mattina. Questione chiusa qui per quanto mi riguarda”.

Un esposto presentato dai parlamentari leghisti della Commissione di Vigilanza Rai il 3 agosto scorso, per la violazione dei principi in materia di par condicio e pluralismo informativo durante la campagna elettorale, in particolare, aveva però indotto l’Agcom a interessarsi dell’infelice uscita dell’Anzaldo. Di qui la delibera, approvata dall’Agcom: “Richiamo nei confronti della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo per la violazione dei principi in materia di par condicio e pluralismo informativo durante la campagna elettorale per le elezioni di Camera e Senato del 25 settembre 2022. rassegna stampa Rai1 ore 07.00”.

E questo nonostante la Rai avesse chiesto l’archiviazione dell’esposto della Lega in considerazione del fatto che “la giornalista, preso atto che le proprie affermazioni erano state travisate, ha reso pubbliche scuse” e che “la Direttrice del Tg1 Monica Maggioni ha rivolto alla redazione un invito all’equilibrio e alla sobrietà nel corso della campagna elettorale”.

Analizzate le ragioni dell’Azienda di servizio pubblico, l’Agcom ha comunque ritenuto di richiamare la Rai “affinché nei programmi di informazione, ivi comprese le rassegne stampa, venga garantito un rigoroso rispetto dei principi del pluralismo, dell’imparzialità, dell’indipendenza, della completezza, dell’obiettività e della parità di trattamento fra i diversi soggetti politici in tutto il periodo di campagna elettorale con particolare riferimento al ruolo che deve essere svolto dai conduttori ai sensi dell’art.5, c. 3 della l. n.28 del 2000”.

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