Il Presidente della Camera Fico positivo al Covid. Il virus corre: salgono Rt, contagi e ricoveri

8 Lug 2022 12:41 - di Redazione
Fico

La notizia piomba in un momento in cui le tensioni al governo – e il caos tra i suoi azionisti pentastellati – infiammano la scena politica e scompaginano l’agenda parlamentare: «Il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico è risultato positivo al Covid. Sono dunque annullati i suoi appuntamenti dei prossimi giorni, a partire dalla visita istituzionale a Bruxelles prevista per lunedì e martedì». E la nota del portavoce della terza carica dello Stato, Carlo Passarello, aggiorna all’ultimo caso di infezione ai piani alti del Palazzo.

Il virus corre, Roberto Fico positivo al Covid

Il virus non fa sconti a nessuno: il Covid-19 continua a correre in Italia. Sale infatti l’Rt – ora a 1.40 – e aumenta anche l’incidenza a più di 1.000 contagi su 100.000 abitanti. Crescono anche i ricoveri ordinari e le terapie intensive, con nove tra le province e le regioni a rischio alto. I dati principali del monitoraggio settimanale Iss sull’andamento dell’epidemia in Italia sono tutt’altro che rassicuranti. Con gli esperti che tornano a dividersi su allarme e urgenze. E allora eccoli i numeri del monitoraggio settimanale della cabina di regia Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, che la recrudescenza dei contagi impone. E che i tracciamenti fanno emergere. Dati che riportiamo di seguito in un riassuntivo schema esemplificativo.

Non solo Fico. Il Covid rialza la testa: i dati del monitoraggio dell’Iss

Dunque, Rt e incidenza salgono ancora. Nel periodo 15 giugno-28 giugno l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici risulta pari a 1,40 (range 1,36-1,46). Pertanto, in aumento rispetto alla settimana precedente (1.30) ed oltre la soglia epidemica. Sale anche l’incidenza settimanale a livello nazionale: 1.071 ogni 100.000 abitanti (1-7 luglio), rispetto ai 763 ogni 100.000 abitanti registrati dal 24 al 30 giugno. E ancora: ricoveri e intensive in aumento. Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 3,5% (rilevazione giornaliera del ministero della Salute al 7 luglio) contro il 2,6% del 30 giugno. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 13,3% (rilevazione giornaliera del ministero della Salute al 30 giugno), rispetto al 10,3% del 30 giugno.

Ecco le 9 Regioni a rischio

Infine, partendo dal presupposto che nessuna Regione/Pa è classificata a rischio basso, sono comunque 12 le realtà locali che i dati emersi classificano a rischio moderato (2 di queste ad alta probabilità di progressione). Mentre 9 Regioni/Pa sono considerate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza, e una per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’Iss. Erano 8 la scorsa settimana. Non solo: Venti Regioni/Pa riportano almeno una singola allerta di resilienza, nove ne registrano molteplici.

 

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