Due ore di telefonata tra Biden e Xi Jinping. Su Taiwan Pechino avverte gli Usa: non giocate con il fuoco

28 Lug 2022 19:47 - di Sara De Vico

Washington chiama, Pechino risponde. Il presidente Usa Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping hanno avuto “una comunicazione franca. E uno scambio sui rapporti tra Stati Uniti e Cina e su temi di interesse reciproco durante il loro colloquio telefonico”. Una lunghissima telefonata durata oltre due ore, compresa la traduzione. La nota felpata è riferita dall’agenzia di stampa Xinhua che sottolinea la soddisfazione di entrambi i capi di Stato. “Hanno giudicato la loro telefonata franca e approfondita e hanno concordato di restare in contatto, dando istruzione ai propri team di continuare la cooperazione e la comunicazione”.

Biden e Xi Jinping al telefono: il nodo di Taiwan

Il colloquio telefonico, che si è concluso alle 16.50 ora italiana, è il primo dopo quello del 18 marzo scorso. Il quinto colloquio tra i due leader da quando Biden è alla Casa Bianca  avviene in un momento di particolare tensione tra Washington e Pechino. Dopo le rivelazioni su una possibile visita a Taiwan della Speaker della Camera Nancy Pelosi. L’obiettivo del presidente Biden è “di tenere aperte le linee di comunicazione”, ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby. Secondo gli analisti di Washington i problemi di politica interna di Xi pesano molto sul colloquio. E  anche sulle prese di posizione nei confronti degli Stati Uniti. Sempre gli analisti sostengono che la reazione al viaggio di Nancy Pelosi sia spropositata. E dettata dalla necessità di aprire un fronte esterno per alleggerire la pressione su quello interno vista il drammatico calo dell’economia cinese.

Il quinto colloquio tra i due: comunicazione ‘franca’

Di “approfondito scambio di vedute” parla il Global Times, quotidiano in lingua inglese del partito comunista cinese, in un tweet. Dando per primo la notizia della telefonata avvenuta “su richiesta” del presidente americano. “Considerare la Cina un competitor strategico e definirlo un rivale strategico è un errore di calcolo sulle relazioni tra Cina e Stati Uniti. E un’incomprensione a proposito dello sviluppo della Cina. Che ingannerà il popolo dei due Paesi e la comunità internazionale”. Così il presidente cinese Xi davanti al suo omologo statunitense, secondo quanto scrive il Global Times. Sul nodo scoperto di Taiwan Biden ha fatto capire che la Casa Bianca non cambia idea. “La posizione degli Stati Uniti sulla politica di ‘una sola Cina’ rimane la stessa e non cambia. Gli Usa non sostengono Taiwan indipendente”. Xi Jinping a sua volta avverte gli Usa di non giocare con il fuoco. E ha ribadito la “ferma opposizione al separatismo” dell’isola e “all’interferenza di forze esterne”.

Pechino avverte: non scherzate con il fuoco

“La posizione del governo e del popolo cinese sulla questione di Taiwan è coerente. Ed è la ferma volontà degli oltre 1,4 miliardi di cinesi di salvaguardare la sovranità nazionale e l’integrità territoriale della Cina. Così un comunicato ufficiale diffuso  diffuso dal ministero degli Esteri di Pechino dopo la telefonata. E ancora: “L’opinione pubblica non può essere sfidata. Coloro che giocano con il fuoco ne moriranno. Si spera che gli Stati Uniti abbiano le idee chiare al riguardo. Gli Stati Uniti dovrebbero onorare il principio di una sola Cina e attuare i tre comunicati congiunti sia a parole che nei fatti”. Dalla Casa Bianca nessun comunicato ufficiale.

 

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