Boom dell’inflazione: a giugno più 8% su base annua. Una calamità, ora il governo non ha alibi

1 Lug 2022 16:15 - di Sara De Vico

Impennata preoccupante  dell’inflazione. Nel mese di giugno 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, registra un aumento dell’1,2% su base mensile. E dell’8,0% su base annua (da +6,8% del mese precedente). Sono le stime preliminari dell’Istat. Che rileva che l’ulteriore accelerazione dell’inflazione si deve prevalentemente ai prezzi dei beni energetici.  Che  passa da +42,6% di maggio a +48,7%). E  dei beni alimentari, sia lavorati (da +6,6% a +8,2%) sia non lavorati (da +7,9% a +9,6%). Ma anche dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. E dei servizi relativi ai trasporti (da +6,0% a +7,2%). Si tratta dei numeri più alti registrati dal 1986.

Istat: boom dell’inflazione, +8% su base annua

“L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +3,2% a +3,8%. Su base annua accelerano sia i prezzi dei beni (da +9,7% a +11,4%). Sia quelli dei servizi (da +3,1% a +3,4%). A giugno sale il costo del carrello della spesa. Stando ai dati provvisori sui prezzi al consumo accelerano quelli dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona. Da +6,7% a +8,3%. E quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +6,7% a +8,4%).

Unione consumatori: è una calamità per le famiglie

Una calamità! Un disastro!”, è il commento a caldo del presidente dell’Unione nazionale consumatori. “I prezzi proseguono oramai indisturbati la loro corsa. E le speculazioni non trovano più alcun ostacolo o freno. Bisogna tornare ai prezzi amministrati. Almeno per quei prodotti come il gasolio. Che – spiega Massimiliano Dona – ha effetti moltiplicativi sulla merce trasportata. E come i beni energetici. Che oramai hanno contagiato tutti gli altri comparti merceologici”. “Senza i rincari dei beni energetici – spiega – l’inflazione oggi sarebbe pari al 4,2%. “L’inflazione a +8% significa, per una coppia con due figli, una batosta complessiva, in termini di aumento del costo della vita, pari a 2667 euro su base annua.  1057 per abitazione, acqua ed elettricità, 600 euro per i trasporti, 700 per prodotti alimentari e bevande, 722 per il carrello della spesa. Per una coppia con 1 figlio, la mazzata totale è pari a 2476 euro. Ma il record spetta alle famiglie numerose con più di 3 figli. Con una scoppola pari a 2988 euro, 836 solo per il cibo”, conclude Dona.

Codacons: mazzata per i consumatori e l’economia

Non è meno preoccupato il Codacons. Che parla di “mazzata” per i consumatori. Che avrà effetti pesantissimi non solo sulle tasche delle famiglie. Ma anche sull’economia nazionale. Simili le previsioni sugli aumenti del carrello della spesa. “Il tasso di inflazione all’8% – calcola il Codacons – si traduce a parità di consumi in una maggiore spesa pari a +2.457 euro annui per la famiglia “tipo”. Che raggiungono +3.192 euro annui per un nucleo con due figli”. Le nostre peggiori previsioni – spiega il presidente Carlo Rienzi – trovano purtroppo conferma nei dati Istat. Siamo in presenza di una vera e propria emergenza nazionale. I prezzi al dettaglio, tuttavia, sono destinati a salire ancora nelle prossime settimane. Come conseguenza dell’escalation dei carburanti. Ora il governo non ha più alibi. E deve intervenire con urgenza bloccando da subito i prezzi di energia e carburanti“.

Confesercenti: il governo blocchi la corsa ai prezzi dell’energia

“La corsa dei prezzi rischiano di pesare come un macigno sui consumi delle famiglie e sulla crescita”.  Lo sottolinea Confesercenti in una nota. Ricordando che i numeri dell’Istat registrano un preoccupante record della storia recente. Il governo è già intervenuto per sostenere i redditi e contenere le tensioni sui prezzi. Ma ora è sempre più urgente e necessario trovare un’intesa a livello europeo. Per fermare la corsa dei prezzi di energia e gas”.

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