Fiano perdona il candidato antisemita di Sesto ma se la prende col candidato di FdI che ricorda Acca Larenzia

8 Giu 2022 11:50 - di Riccardo Angelini
Fiano

Si infiamma la campagna elettorale a Sesto San Giovanni, 80 mila abitanti al confine con Milano. Il caso lo solleva Il Giornale e riguarda il candidato Michele Foggetta di Sinistra italiana. Appoggiato dal centrosinistra contro il sindaco uscente della Lega Roberto Di Stefano. Si tratta di frasi dell’esponente di Sinistra italiana rivolte – nel 2011 e nel 2014 – allo Stato di Israele, definito un “diavolo” e una “montagna di m…”.

Polemiche a Sesto San Giovanni per i post di Foggetta (SI)

Parla di “posizioni imbarazzanti” e “insulti vergognosi” il sindaco uscente, e candidato al bis, Di Stefano, secondo cui le offese “sono sinonimo di un’assoluta mancanza di senso della democrazia e di rispetto verso le istituzioni e un intero popolo”. Foggetta si è scusato e ha detto che quelle frasi non lo rappresentano più in alcun modo.

La sinistra contro il candidato di FdI a Rieti

Ma certo fa effetto vedere esponenti del Pd come Emanuele Fiano e Bruno Astorre suonare la carica contro il candidato di FdI di Rieti, Daniele Sinibaldi, che sarebbe un nostalgico a loro avviso, mentre tacciono sulle sparate del candidato di Sesto. I soliti due pesi e due misure.

“Leggere le violentissime e farneticanti offese antisemite di Michele Foggetta contro lo stato di Israele e il suo popolo lascia a dir poco increduli. E le scuse del candidato sindaco della sinistra a Sesto S. Giovanni, che ha tentato una imbarazzante e timida auto-assoluzione, rappresentano una toppa peggiore del buco”, afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

Lollobrigida: troppa ipocrisia a sinistra

“Ma l’onorevole Fiano, così solerte nel puntare il dito verso chi nel campo opposto al suo utilizzi un linguaggio d’odio o simboli riconducibili al secolo scorso, non ha nulla da dire sull’aspirante primo cittadino sostenuto dal Partito democratico? Nessuna presa di distanza, nessuna condanna, niente di niente? Verrebbe quasi da pensare che, dietro a tanta ‘confusione’, si celino solo una grande ipocrisia e il tentativo di nascondere incapacità e inefficienza”, conclude Lollobrigida.

Fiano è stato più sollecito nel puntare l’indice contro Sinibaldi. Il candidato reatino di FdI, già vicesindaco, è finito sotto accusa per avere postato un quadro (Isola dei morti, del pittore Arnold Böcklin) che era il preferito di Hitler. Poi per avere postato un articolo in cui si dice che è riapparsa la scritta Dux sul monte Giano. infine per avere ricordato i morti missini degli anni Settanta. Questa sarebbe per la sinistra “apologia” di fascismo.

Fiano contro Sinibaldi: “Ha lasciato traccia di memorie fasciste”

“A Rieti – ha scritto Fiano su Fb – il centrodestra ha candidato come sindaco qualcuno che non si è fatto velo in questi anni di disseminare i suoi social di memoria fascista. Questo dimostrano i suoi convincimenti espressi sulla sua pagina facebook e mai smentiti. La soddisfazione per la gigantesca scritta Dux che riemerge sul Monte Giano. Addirittura la messa in risalto del quadro preferito di Hitler. Il ricordo dei sogni che caratterizzavano i giovani neofascisti degli anni ‘70, seppur ricordandone legittimamente il terribile omicidio. Mi chiedo come facciano i partiti che lo sostengono, tutti i partiti, a non chiedere al candidato, fra l’altro presentato qualche giorno fa dall’attuale sindaco al grido di boia chi molla, una presa di distanza da quanto ha pubblicato”.

L’attacco di Repubblica al candidato di FdI a Rieti

Era stata Repubblica a mettere in risalto vecchi post di Sinibaldi tra i quali quello in cui si ricordano i caduti di Acca Larenzia e l’omicidio di Paolo Di nella, episodi che per la sinistra sono evidentemente da oscurare perché il solo rendere omaggio a quei morti ti fa cadere nel sospetto di “nostalgie fasciste”. A Fiano non va bene che si renda omaggio a quelle memorie.

Fiano perdona Foggetta: si è pentito e mi va bene così

Quanto a Foggetta, in un post il parlamentare dem richiama il caso del candidato di Sesto con toni molto indulgenti. E dice che gli basta il fatto che abbia rinnegato quelle frasi contro lo Stato di Israele. “Ci si può pentire e scusare nella vita? – scrive Fiano – Anche per le affermazioni più terribili? Si per me si, è un principio antico, peraltro che trova le sue radici nel pensiero ebraico. Qualcuno non si fida di questo pentimento? Io preferisco pensare che Michele Foggetta, esponente di una sinistra con la quale ho litigato tutta la vita su quel conflitto, abbia fatto un piccolo passo avanti. Questo non vuol dire che il suo pensiero coincida con il mio su Israele, ma che io apprezzo il cambiamento e le dichiarazioni”.

Commenti

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  • Adelio Bevagna 8 Giugno 2022

    hanno seri problemi mai risolti: già dimenticavo, sono comunisti.

  • Gianpaolo Artico 8 Giugno 2022

    Classico comportamento della sinistra di buttare fango sugli avversari. Ormai non sanno fare altro,fanno pena. E gli italiani dovrebbero votarli? Più rispetto e preparazione tra i politici poltronari di sinistra. Viva la trasparenza e la preparazione politica degli esponenti della destra italiana.