Salvini a Mosca: “Voglio far incontrare Putin con il Papa”. Tajani lo sfotte: “Ma che va a fà?”

28 Mag 2022 8:07 - di Leo Malaspina

Non era una boutade, Matteo Salvini ha davvero intenzione di partire per Mosca, forse già domani, per provare a incontrare Putin grazie alla mediazione del partito “Russia unita”. Lo conferma lui stesso questa mattina in un’intervista alla Stampa di Torino nella quale parla anche del suo tentativo di far incontrare il Papa con il presidente russo per provare a far cessare le ostilità in Ucraina. Intorno a lui, però, si scatena l’ironia del suoi partner della maggioranza e il gelo di Palazzo Chigi, che fa sapere: “Nessuno ci ha detto nulla”. Enrico Letta, invece, parla di un Salvini che vuole andare “dove lo porta il cuore”, da Putin, mentre il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, si chiede: “Ma che va a fà?”.

Salvini da Putin nel gelo del governo Draghi

“Da settimane sto lavorando per aprire dei canali diplomatici, con tanti Paesi. Putin ha appena parlato con Draghi, e ne sono stato felice, se andrò a Mosca lo farò solo se utile e per confrontarmi con le istituzioni russe. Se devi chiedere un cessate il fuoco, lo chiedi innanzitutto a chi ha cominciato il conflitto». E di andare a Kiev? “Ne sarei felice e sono in contatto con diversi esponenti ucraini, dopo averne ripetutamente incontrato anche ambasciatore e console: sono stato il primo leader italiano ad andare di persona sul confine tra Polonia e Ucraina portando aiuti umanitari, per toccare con mano il dramma dei profughi. Mi fa piacere che il mio esempio sia stato poi seguito da altri”.

Il gelo di Di Maio, Draghi e il ruolo del Papa

Matteo Salvini finge sorpresa nell’apprendere che Palazzo Chigi ha commentato con freddezza la sua possibile missione. Ma rassicura: “Qualora si concretizzasse, farò tutti i passaggi necessari e ne parlerò prima di tutto con il Presidente Mario Draghi. Ovviamente mi confronterò anche con i vertici della Lega. La pace non si ricerca, si costruisce. Mi sforzo di essere più ottimista del ministro: una ipotesi di sblocco dei porti, fondamentale soprattutto per evitare una carestia che colpirebbe milioni di persone in Africa, e la rinuncia alla candidatura di Mosca per Expo 2030, sono segnali piccoli ma incoraggianti, che giorni fa avevo auspicato nel mio intervento in Senato. Mi auguro che Putin accolga anche l’appello del Santo Padre e accetti un cessate il fuoco almeno di 48 ore, per individuare una sede neutrale per trattare sulla pace. Israele, Santa Sede, Turchia: ovunque pur di far tacere le armi. Ho grande rispetto e attenzione per la Santa Sede, dall’inizio promotrice e costruttrice di pace: sarei felice se il presidente Putin accettasse di vedere Papa Francesco e farò ogni sforzo affinché questo avvenga”.

L’intervista alla radio con la frenata sul viaggio

“Ognuno deve mettere il suo mattoncino, non ho certezze che andrò” in Russia, “ci è stato prospettato, ci stiamo lavorando, non è un week end a Forte dei Marmi, è qualcosa di più complicato da tutti i punti di vista e soprattutto si fa se serve. Certezze non ce ne sono”, ha poi affermato stamane il segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite di ‘Sabato anch’io’, su Radiouno Rai.

“Ci sono buone relazioni -ha aggiunto il leader del Carroccio- le richieste che andiamo a fare le andiamo a fare a tutti, rappresentiamo milioni di italiani, rappresentiamo la voglia di pace, abbiamo votato come Lega l’invio di tutti gli aiuti possibili e immaginabili all’Ucraina, economici, umanitari, l’Italia sta accogliendo, sta abbracciando, sono terrorizzato dall’idea di un espandersi del conflitto”, ha detto ancora Salvini, liquidando come battute “fuori luogo” quelle di Letta.

La risposta alle ironie di Letta

“Mi dispiace che qualche collega politico parli, attacchi, critichi senza sapere di cosa si sta parlando. Mi piacerebbe che le iniziative di pace coinvolgessero tutti, si potesse andare tutti a Mosca, a Kiev” e “mi sembra non da leader, con una guerra in corso, fare battute di dubbio gusto”, come quella del segretario del Pd, Enrico Letta, secondo cui il segretario della Lega, Matteo Salvini, andrebbe “dove lo porta il cuore”, con “iniziative strampalate e protagonistiche”.

“Non vado mica a giocare a bocce, non vado a vedere il Milan, si parla con i Governi, con le Istituzioni -ha rivendicato Salvini- si parla con gli ambasciatori”. Quanto ad una possibile visita del Papa a Mosca, “sicuramente il Santo Padre non ha bisogno di mediazioni o di mediatori. Sicuramente da parte russa sarebbe un bellissimo segnale accogliere una missione di pace di Papa Francesco, penso che il Vaticano abbia sicuramente canali di dialogo, a me personalmente se fosse chiesto piacerebbe molto, sarebbe un bel segnale”.

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