Feltri: «Perché condivido quello che dice Meloni? Ma ovvio, mi sono innamorato di lei…»

16 Mag 2022 19:45 - di Sveva Ferri
feltri meloni

Lui dice che si è «innamorato» e che quando la sente parlare resta a bocca aperta, lei replica che spesso è stata sottovalutata. Siparietto tra Vittorio Feltri e Giorgia Meloni nel corso della presentazione del libro del direttore Com’era bello l’inizio della fine-I grandi incontri della mia vita al Circolo canottieri Aniene di Roma, presenta anche Giovanni Malagò.

Feltri: «Meloni mi lascia a bocca aperta, mi sono innamorato»

«Sapete perché ho cambiato idea su Giorgia e ora condivido tutto quel che dice? Banalmente, perché mi sono innamorato di lei. Quando la sento parlare in tv, resto a bocca aperta perché dice tutto quello che io avrei detto domani…», ha detto Feltri. «Io sono sempre stata sottovalutata. È un vantaggio perché poi puoi stupire e, infatti, poi penso in alcuni casi di aver stupito», ha replicato Meloni.

Show del direttore, da Salvini invidioso agli allarmi fascismo

«L’anno prossimo Meloni sarà la leader del primo partito, ma avrà difficoltà a fare una maggioranza. Salvini è morso dall’invidia. Se fossi lui, anche io sarei incazzato. Quando Meloni vincerà le elezioni, rispolvereranno il fascismo che è una cosa comica. I fascisti sono morti tutti, come i partigiani. Quindi, non riesco a capire di cosa parlano», ha poi aggiunto Feltri. La stessa Meloni ha ricordato di aver «scritto un libro perché quando mi vedo raccontata dalla stampa non mi riconosco», aggiungendo che «c’è un pregiudizio che copre tutto». «In 30 anni di impegno politico qualcosa di buono avrò pur fatto, eppure ci sono alcune persone e giornalisti secondo le quali in 30 anni non ho mai detto una cosa giusta e positiva», ha proseguito la leader di FdI, lamentando la «mancanza di onestà intellettuale» e auspicando una narrazione senza pregiudizi. «Ho tanti amici che scrivono male di me, per me – ha sottolineato Meloni – conta l’onestà intellettuale».

Meloni: «La prima impressione non è stata buona, poi siamo diventati amici»

«Vittorio è uno dei giornalisti più liberi che abbiamo in Italia. Non so, infatti, come sia riuscita a convincerlo a candidarsi con noi alle Comunali di Milano», ha poi scherzato Meloni, raccontando che «un giorno Vittorio mi disse che voleva iscriversi a FdI e io proposi “perché non ti candidi con noi al Comune di Milano? Ti manca solo questo, pensaci”. Poi salimmo sul palco e annunciamo la sua candidatura. Purtroppo, ora si è dimesso. La mia prima impressione non fu buona, poi siamo diventati amici. Vittorio – ha concluso la leader di FdI – è un giornalista nel vero senso del termine».

 

 

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