Marocchini e tunisini sequestrano e seviziano una coppia a Bergamo: quattro extracomunitari arrestati

23 Apr 2022 10:43 - di Lucio Meo

Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri con l’accusa di aver sequestrato un uomo e una donna a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo. Un cittadino marocchino di 42 anni è finito in carcere, mentre un connazionale e due cittadini tunisini sono agli arresti domiciliari. Le misure sono state emesse dal gip del Tribunale di Bergamo su richiesta della Procura di Bergamo. Gli scorsi 15 e 16 marzo a Romano di Lombardia due cittadini marocchini, un uomo di 21 anni e una donna di 35, sono stati sequestrati, legati e seviziati per quasi un giorno intero perché accusati di aver derubato una degli indagati di 16mila euro, denaro ritenuto dagli inquirenti di dubbia provenienza.

La coppia sequestrata poi scappa dagli extracomunitari

Le vittime sono una donna e un uomo di origini marocchine di Capriate San Gervasio, 21 e 35 anni, e all’origine c’è un furto di 16 mila euro subito da parte degli indagati. Convinti che a rubare i soldi fosse stata la 35enne marocchina, loro padrona di casa, hanno organizzato una trappola. L’hanno attirata con una scusa in un appartamento di Romano tra il 15 e il 16 marzo scorsi. Lei si è presentata con il 21enne ed entrambi sono finiti legati e seviziati per quasi un giorno. Dopo essere state legate e seviziate, le due vittime, sono state lasciate momentaneamente sole e sono riuscite a slegarsi e a fuggire calandosi da una finestra. I quattro accusati del sequestro sono stati quindi arrestati.

A distanza di 24 ore, approfittando del fatto che erano stati lasciati momentaneamente da soli, i due sono riusciti a slegarsi e a sfuggire calandosi da una finestra. I carabinieri di Treviglio, raccolta la loro denuncia, hanno ricostruito la vicenda e catturato i quattro sospettati. Il marocchino in carcere, 42 anni, è l’affittuario dell’appartamento di Romano dove è avvenuto il sequestro. La somma di denaro, invece, era sparita alla donna.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *