I russi attaccano l’ospizio psichiatrico di Kharkiv. Kiev: «Finora sono stati colpiti 63 ospedali»

11 Mar 2022 12:19 - di Natalia Delfino
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Proseguono gli attacchi russi agli ospedali in Ucraina. Il ministro della Sanità, Viktor Lyashko, ha quantificato in 63 le strutture colpite e danneggiate dall’inizio dell’invasione, facendo anche un bilancio dei medici che ne sono rimasti vittime: «Cinque – ha spiegato – sono morti e più di 10 sono rimasti gravemente feriti».

Dopo gli ospedali pediatrici, i russi attaccano l’ospizio psichiatrico di Kharkiv

Oggi, dopo i bombardamenti disumani agli ospedali pediatrici di Mariupol e a Zhytomyr compiuti nei giorni scorsi, dal fronte arrivano notizie di nuovi attacchi a strutture dedicate alla cura dei più fragili in assoluto. In particolare, a Kharkiv, secondo quanto riferito dal Kiev Indipendent, i russi hanno colpito un ospedale psichiatrico, dove erano ricoverati molti pazienti con disabilità. Secondo quanto riferito dal governatore dell’Oblast di Kharkiv, Oleh Synehubov, 73 persone erano state evacuate e 330 erano ancora all’interno al momento dell’attacco, ma comunque non vi sarebbero state vittime.

La Cri: «Proteggere personale e strutture sanitarie»

Un appello a salvaguardare operatori e strutture sanitarie è arrivato con forza oggi anche dalla Croce Rossa Italiana, che, in occasione della prima “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”, ha rilanciato la campagna “Non sono un bersaglio” attraverso la quale, dal 2018, si denunciano le violenze contro operatori e strutture sanitarie, sia nei teatri di guerra che nel nostro Paese. «Dobbiamo proteggere sempre e in qualsiasi contesto il personale sanitario e gli ospedali che non possono mai essere oggetto di attacco e ricordare, con forza, che sia in tempo di pace che in tempo di guerra, il personale sanitario è neutrale e, come tale, va rispettato», ha detto Francesco Rocca, presidente della Cri e della Federazione internazionale delle società di Croce rossa e Mezzaluna rossa (Ifrc). «Non dobbiamo permettere – ha avvertito Rocca – questo arretramento della civiltà!».

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