Kiev sotto assedio, forti esplosioni, diplomatici italiani e francesi intrappolati, popolazione nei rifugi

25 Feb 2022 21:05 - di Roberto Frulli
Meloni Ucraina

Le forze russe convergono su Kiev, in lontananza si sentono forti esplosioni mentre le autorità invitano la popolazione a ripararsi nei rifugi.

Il personale diplomatico italiano e francese è rimasto intrappolato nella capitale che sta per cadere nelle mani dei russi perché scarseggia la benzina e non c’è possibilità di fare rifornimenti intermedi per arrivare a Leopoli.

La Guardia nazionale, la polizia nazionale e la Difesa territoriale continua a respingere l’offensiva delle forze russe, sostiene l’amministrazione regionale ucraina che parla di 4 civili rimasti uccisi e altri 15 feriti in un raid aereo delle forze russe nella regione centrale di Kiev.

Le vittime si sono registrate in un villaggio del distretto di Vyshgorod a nord della capitale ucraina.

Le autorità della capitale ucraina scrivono su Telegram che è allarme ‘per problemi nell’aria’. E il comune di Kiev chiede ai cittadini di andare “urgentemente nei rifugi!”.

Potenti esplosioni” sono state avvertite a Kiev, secondo la Bbc e Sky News che parlano di colpi di artiglieria e spari nella parte occidentale della capitale ucraina. Sky News segnala che il pomeriggio era stato relativamente tranquillo. Poi la situazione è precipitata.

Cinque esplosioni si sono verificate con un intervallo di 3-5 minuti” vicino alla centrale elettrica CHP-6 che alimenta Kiev, segnala, sui social, il sindaco della capitale ucraina Vitalj Klycko. Che scrive di una situazione al momento “minacciosa“.

La prossima notte “sarà molto difficile” aggiunge spiegando però di non voler “esagerare” con i timori per la tenuta della difesa. Uno dei pericoli principali, spiega, con “le truppe russe vicine alla capitale” è rappresentato dai “gruppi di sabotatori“.

“I ponti sono sotto protezione speciale” delle forze armate mentre sono stati predisposti “posti di blocco non solo agli ingressi principali della città” ma “anche vicino alle strutture strategiche della capitale“.

Il sindaco rivela come i reparti, come la 112a Brigata di Difesa Territoriale di Kiev, siano al completo mentre tuttavia “stiamo decidendo la creazione di unità aggiuntive“.

Alla luce dell‘attacco russo il Ministero dell’Istruzione e della Scienza ucraino ha raccomandato agli istituti di interrompere per due settimane le lezioni ad ogni livello.

E, in tutto questo, diversi staff diplomatici sono rimasti bloccati a Kiev perché impossibilitati a rifornirsi di carburante.

A quanto apprende l’Adnkronos da fonti di Intelligence occidentale, non ci sono le condizioni di sicurezza per affrontare un viaggio per Leopoli e i diplomatici italiani restano a Kiev: “viste le attuali ridotte disponibilità di carburante“, non è al momento “logisticamente sostenibile” mettersi in viaggio senza le minime garanzie di poter rifornire i mezzi impiegati durante il percorso.

In particolare, le fonti osservano come il trasferimento sia “comunque da considerarsi a rischio in quanto, da informazioni acquisite, non è possibile acquistare carburante lungo l’itinerario, lungo circa 600 km” e sottolineano come anche l’Ambasciata francese sia determinata a rimanere a Kiev, proprio alla luce delle considerazioni che sconsigliano di mettersi in viaggio per Leopoli “in quanto non vi sono le condizioni di sicurezza complessive”.

Di diverso avviso, invece, sarebbero le organizzazioni sovranazionali presenti nella capitale ucraina, che si starebbero organizzando per muovere in convoglio già nelle prossime ore alla volta di Leopoli.

Onu, Osce e Croce Rossa Internazionale prima di muovere vorrebbero comunque recuperare il personale dipendente ancora nelle aree attualmente colpite dai combattimenti.

Al momento, dunque, secondo le fonti di intelligence occidentale, non è noto quando muoveranno, con quanti mezzi e con quante persone a bordo.

Un funzionario della Difesa americana, secondo quanto riferisce la Cnn, avrebbe sostenuto di fronte alla stampa che le forze russe che stanno avanzando verso Kiev “stanno incontrando più resistenza di quanto si aspettassero“.

“Non posso darvi una posizione geografica esatta di dove si trovano, ma non si stanno muovendo su Kiev così velocemente come si prevedeva“, ha detto il funzionario, aggiungendo che i russi “continuano a cercare di dirigersi” verso la capitale.

La maggior parte delle truppe russe che stanno avanzando su Kiev si trova a oltre 50 chilometri dal centro della capitale ucraina, riferiva, invece, l’intelligence britannica in un aggiornamento pubblicato sull’account Twitter del ministero della Difesa di Londra a metà pomeriggio.

Sempre secondo l’intelligence, ci sono notizie di scontri sporadici nei sobborghi settentrionali di Kiev.

Il ministero della Difesa di Kiev “chiede vivamente” ai cittadini ucraini “di smettere di pubblicare foto e video del movimento di attrezzature ucraine e volti dei militari“.

“Con tali azioni – si spiega – aiuti personalmente il nemico a ricevere informazioni aggiornate sul nostro esercito“.

In una nota il dicastero chiede invece di diffondere “foto e video dei movimenti di equipaggiamento militare del nemico con l’indicazione della geolocalizzazione e l’ora e la data” delle riprese.

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