bu:r – Milano

13 Feb 2022 0:01 - di Redazione

bu:r
Via Mercalli ang. Via S.F. d’Assisi – Viale della Liberazione, 15 –  20122 Milano
Tel. 02/62065383
Sito Internet: www.restaurantboer.com

Tipologia: ricercata
Prezzi: menù degustazione 100€, à la carte: 3 portate (2 salate + 1 dolce) 70€, 4 portate (3 salate + 1 dolce) 90€
Giorno di chiusura: Lunedì; da Martedì a Domenica chiusi a pranzo

OFFERTA

Parola d’ordine contenere al massimo lo spreco, questo è il mantra del Bu:r post Covid, che, insieme a un’accurata selezione dei fornitori (solo piccoli produttori italiani), ne fanno uno dei ristoranti imperdibili di Milano. Quella di Eugenio Boer è una cucina che parte senza dubbio dalle tradizioni, soprattutto quelle di famiglia a cui è molto legato, per poi rivisitarle con quel tocco di creatività mai fine a sé stesso. Il menù propone un percorso degustazione – Il Risveglio – di 9 portate a 100 euro, oppure la scelta di due o tre piatti salati più il dolce, rispettivamente a 70 e a 90 euro, con la possibilità di abbinamenti ad hoc con vini scelti dalla bellissima carta. Dopo un piacevole aperitivo a base di piccoli appetizer – mini-cono di fava con farcia di macco di fava, meringa con crema di fagioli zolfini, tortellino di pane ripieno di pane e cipolla, mini-cannolo di rapa rossa farcito di formaggio di capra e cubetto di minestrone – abbiamo iniziato il nostro pasto con un amuse bouche dal sapore delicato: zucchine che hanno subito la criocottura accompagnate da un sorbetto di acqua di vegetazione delle stesse, zafferano e polline. L’uovo nell’orto è un altro piatto che evidenzia la volontà di non sprecare nulla degli ingredienti utilizzati, con un morbidissimo uovo barzotto su formaggio di mandorla fatto in casa circondato da verdure di stagione su cui viene versato un infuso preparato con gli scarti delle stesse, il quale è utilizzato anche per fare il pane tostato che accompagna il piatto. Eccellente il “risotto di campo”, in cui il cereale viene mantecato con burro affumicato al fieno, robiola di Roccaverano a dare la giusta nota acida, garum di polline, lavanda ed erba cedrina. Rivisitazione riuscita per il filetto in crosta servito come una sorta di millefoglie di carne sottile alternata a bietoline racchiusa in due strati iniziali di sfoglia sottile e croccante. Un fresco sorbetto di limone con crumble di mandorle, caffè e cioccolato di Modica, servito con la fragrante brioche siciliana, è il preludio al gustoso dessert provato: diverse consistenze di cioccolato bianco, sorbetto alle more, pistacchio, basilico e caramello salato, dove forse l’unico difetto era quello di non avere una componente croccante che creasse un piacevole contrasto. In chiusura un caffè ben estratto ma non particolarmente complesso, accompagnato da piccola pasticceria a base di frutta e verdure.

AMBIENTE

La bella sala arredata con mobili che si ispirano alle linee di primo Novecento è illuminata da due grandi vetrate che affacciano su strada. Mood accogliente e curato.

SERVIZIO

Coadiuvato dalla brava moglie dello chef, il servizio è preciso, simpatico e giusto nei tempi.

 

Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

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