Roma, sgomberato il Circolo Futurista. Sei agenti feriti. CasaPound: perché non toccano i centri sociali? (Video)

20 Gen 2022 17:36 - di Redazione
sgombero CasaPound

Scontri questa mattina all’alba si sono verificati durante lo sgombero, emesso dall’autorità giudiziaria, del circolo futurista di CasaPound in via degli Orti di Malabarba, in zona Casalbertone. Decine di persone, per lo più con i volti coperti, hanno contrastato l’operazione di polizia. C’è stato un lancio di fumogeni e cariche da parte dei manifestanti, decisi a non allontanarsi dall’ingresso dello stabile. Sono sei i poliziotti rimasti feriti nello sgombero. Due di loro sono stati portati in ospedale.

La versione della Questura

I poliziotti erano una cinquantina. Quando sono avanzati con l’intenzione di far indietreggiare i manifestanti si sono visti lanciare contro – secondo quanto riferisce la Questura – fumogeni e 2 bombe carta. “A quel punto si è dovuto procedere ad allontanare i manifestanti utilizzando una forza proporzionata e necessaria – sottolineano dalla Questura – anche con uso di alcuni lacrimogeni a mano, necessari per vincere la resistenza degli attivisti” che effettivamente si sono poi allontanati dall’ingresso permettendo così il proseguimento dello sgombero. Due agenti, colpiti al volto, sono ricorsi alle cure dei sanitari e sono in corso le operazioni di identificazione delle persone che hanno partecipato attivamente all’azione”.

Fermato Luca Marsella di CasaPound

Luca Marsella, esponente di CasaPound, già consigliere a Ostia e fermato durante i momenti di tensione di questa mattina, ha dichiarato che “la decisione di questo sgombero lampo arriva dopo le proteste contro il governo Draghi. Siamo stati gli unici a scendere in piazza e questa è la conseguenza”.

“A Roma – continua Marsella, che su Twitter ha postato le immagini dello sgombero  – ci sono decine e decine di centri sociali e occupazioni di immigrati giunti più volte alle cronache per spaccio di droga e addirittura stupri, ma Gualtieri si presenta a Roma accanendosi contro una delle poche occupazioni dove non sventola la bandiera rossa, attiva da 13 anni e protagonista di tantissime iniziative di solidarietà e cultura”.

 

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