«Quel bastardo se n’è andato». Eurodeputato tedesco esulta per la morte di David Sassoli, l’Afd si scusa

12 Gen 2022 19:05 - di Redazione
Sassoli

«Finalmente quel bastardo se n’è andato». Per chi non l’avesse ancora capito, il «bastardo» è David Sassoli, il presidente dell’Europarlamento scomparso ieri a 65 anni. Ad accompagnarlo con queste parole, semplicemente indegne, non è però un hater di quelli che sfogano sui social la propria frustrazione esistenziale, bensì un rappresentante del popolo. Quello tedesco per la precisione. Si chiama infatti Nicolaus Fest e siede tra gli scranni di Strasburgo in rappresentanza di Alternative für Deutschland, formazione  di protesta radicale. Non è facile capire quali inumane pulsioni o quali ignote “ragioni” abbiano potuto mai spingere un rappresentante delle istituzioni a vomitare espressioni così ripugnanti.

Nicolaus Fest è dell’AfD

Si sa – grazie all’emittente tedesca Ard che ha pubblicato gli screenshot della chat interna al suo partito – che Fest ha definito Sassoli «un antidemocratico, una vergogna per qualsiasi idea parlamentare». Una volta che Ard ha pubblicato le sue farneticazioni, lui si è guardato bene dallo smentirle. Anzi se l’presa con chi le aveva fatte uscire fuori dal recinto della chat di Alternative für Deutschland. Non contento, ha rincarato la dose dal proprio profilo Facebook accusando Sassoli di «aver coperto frodi e scandali». Ovviamente senza specificare chi, quando, dove, come e perché.

Ma il suo leader, Meuthen, aveva elogiato Sassoli

Parole, le sue, dalle quali si è immediatamente distanziato il capo di Alternative, Jorg Meuthen. «Una tale affermazione su un collega che è appena morto dopo una grave malattia – ha commentato – è inquietante, profondamente ripugnante e imperdonabile». Meuthen, del resto, era stato tra i primi ad esprimere cordoglio alla famiglia con parole inequivocabili. Arrivando persino a sottolineare come «al di là della componente politica, Sassoli è stato un presidente del Parlamento giusto e una persona piacevole per il suo approccio umano». Giudizio condiviso anche dalla Lega, che con con l’AfD siede a Strasburgo nel gruppo Identità e Democrazia. «Condanno fermamente le gravi e inaccettabili affermazioni fatte dall’europarlamentare Nicolaus Fest», ha dichiarato a nome del Carroccio Marco Zanni.

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