Omicron 2, un’altra variante allarma il Nord Europa. Gli esperti: pericolo ancora tutto da valutare

17 Gen 2022 13:41 - di Redazione

Preoccupa la Danimarca e più in generale in Nord Europa la sottovariante di Omicron ribattezzata Omicron 2. Non è ancora chiara l’origine della sottovariante che, secondo alcuni ricercatori, sarebbe nata in India lo scorso dicembre (quasi l’80% dei casi ha questa sequenza) per poi diffondersi in Cina, Israele, Danimarca, Australia, Canada e Singapore. Ed ora anche nel Regno Unito.

Bassetti: Omicron 2 non deve allarmare

Come sempre avviene in questi casi, i virologi avvertono di evitare inutili allarmismi. “Ha buona parte delle caratteristiche dell’originale – dice Matteo Bassetti – quindi non ci deve allarmare perché i vaccini non sono bucati neanche da Omicron 2 visto che non sono stati bucati dall’Omicron originale. Rimane il concetto che i non vaccinati possono avere più problemi degli immunizzati ma sappiamo bene, da Omicron, che la malattia naturale ci protegge nei confronti delle forme di più gravi”.

Pregliasco: Omicron 2? Non sappiamo ancora che caratteristiche ha

Sulla sottovariante Covid ribattezzata Omicron 2 “dobbiamo un po’ capire quanto è diffusiva e quali caratteristiche ha. Quindi direi per ora stiamo in campana”, afferma il virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano.

La variante BA.2 appartiene allo stesso ceppo di Omicron, ma si distingue dalla ‘sorella maggiore’ per alcune mutazioni della proteina Spike. “Speriamo – dice l’esperto all’Adnkronos Salute – che non abbia caratteristiche diverse, ma purtroppo è tutto da scoprire”. Brutte sorprese a parte, comunque, per Pregliasco “tra un paio di settimane dovremmo raggiungere il picco” dei contagi.

Mastroianni: le varianti ci saranno sempre

E infine l’infettivologo Claudio Mastroianni, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), spiega che il problema delle “varianti ci sarà perché il coronavirus” Sars-CoV-2 “continuerà a mutare. Per questo occorre investire di più nella sorveglianza e nel sequenziamento, per capire l’impatto di ogni tipo di mutazione. Ma dobbiamo sapere che il problema, oggi Omicron 2 di cui sappiamo ancora poco, domani una altra variante, rimarrà. E dobbiamo avere anche fiducia nelle vaccinazioni, ad oggi efficaci”.

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