CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Bertolaso

Bertolaso non fa sconti sulla scuola: «Bisogna avere il coraggio di fare interventi impopolari»

Politica - di Giorgia Castelli - 5 Gennaio 2022 - AGGIORNATO 5 Gennaio 2022 alle 12:42

La scuola? «È una partita importante. Bisogna fare di tutto perché i ragazzi tornino in classe il 10 gennaio. E soprattutto dobbiamo farli rimanere in aula, garantendo le lezioni in presenza». Guido Bertolaso, consulente della Regione Lombardia per la campagna vaccinale in un’intervista a La Stampa parla di vaccinazioni ed elenca le strategie per meglio affrontare questa nuova fase. «Credo che a questo punto l’unico protocollo da adottare, e dico una cosa impopolare, sia un sistema di monitoraggio che sia il più stringente possibile».

Bertolaso, cosa evitare a scuola

Ad esempio? «Innanzitutto evitare momenti di attività didattica non fondamentali, come l’educazione fisica. E poi fare campionamenti a tappeto nelle classi e negli istituti selezionati in modo random». Per Bertolaso la quarantena per i contatti di contagiati serve, «però tutti gli altri devono andare a scuola, stare in presenza a tutti i costi perché abbiamo visto quali effetti catastrofici abbia avuto la Dad nei bimbi». E sulla mascherina Ffp2 obbligatoria anche nelle scuole  è «un po’ difficile. Forse è più facile per i bimbi tra i 5 e gli 11 anni ma insisto: dobbiamo fare di tutto per vaccinarli, è dimostrato che Omicron colpisce di più le classi giovani».

Bertolaso: «La priorità è il booster ai ragazzi tra i 12 e i 16 anni»

Poi puntualizza: «Siamo ancora in attesa di inoculare il booster ai ragazzi tra i 12 e i 16 anni. Fino a qualche settimana fa avevamo un’incidenza molto alta tra i 5-11 che ora sono protetti. Siamo invece bloccati per la coorte d’età successiva, quella dei 12-16 appunto. Che ha in questo momento un picco di positivi. Mi chiedo cosa aspettino Aifa e Ema a darci l’autorizzazione alla terza dose». E spiega: «Ho parlato con il generale Figliuolo perché prima di tutte le discussioni sulla scuola, io credo che sia prioritario il booster a questi ragazzi. Perché quello che abbiamo capito finora della Omicron è che buca i vaccini. Soprattutto se uno lo ha fatto da poco».

Sullo smart working

E sullo smart working ha un’idea ben precisa: «Piuttosto che chiudere le scuole sarebbe meglio il telelavoro fino a marzo, come hanno fatto in passato altri paesi europei». E poi sulla situazione in Lombardia che in un giorno ha superato il tetto dei 50mila contagi in un giorno Bertolaso non si allarma: «Mi preoccuperei, e molto, se invece che avere 234 ricoverati in terapia intensiva ne avessimo oltre 2300, come un anno fa».

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Giorgia Castelli - 5 Gennaio 2022