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Don Luigi Merola, prete anti-camorra, scomunica “Gomorra” e Saviano: “È devastante per i giovani”

Cronaca - di Vittorio Giovenale - 9 Dicembre 2021 - AGGIORNATO 9 Dicembre 2021 alle 20:47

Sul fenomeno televisivo Gomorra, arriva una qualificata voce fuori dal coro. È la voce squillante di don Luigi Merola, coraggioso prete anti-camorra, a ribellarsi contro la “creatura” generata da Roberto Saviano. «Quella serie tv – dice don Luigi Merola all’Adnkronos – è stata devastante, purtroppo. Anche nell’ultima stagione lo Stato non c’è e a vincere è sempre il camorrista, il prepotente, colui che lotta per accaparrarsi le piazze di droga. E’ un messaggio distruttivo quello che abbiamo trasmesso con Gomorra. Io giro tutta l’Italia e ogni volta mi chiedono: ma a Napoli davvero succede questo? Non è che non si deve parlare di camorra, assolutamente. Anzi, più se ne parla meglio è. Ma il messaggio lanciato dalla serie va verso l’imitazione».

Don Luigi Merola: “I ragazzi imitano i boss creati da Saviano”

Don Luigi Merola, parroco anticamorra e fondatore dell’associazione A voce d’e creature, ha preso di petto lo stesso giornalista e scrittore. Racconta di avere affrontato la questione proprio con l’autore del bestseller da cui è tratta la fortunata serie televisiva. «Ne ho parlato spesso con Roberto Saviano. Lui mi dice che alla fine il camorrista perde sempre, viene ucciso. Ma i nostri ragazzi sono fragili e cedono all’imitazione. Ho trovato ragazzi che conoscono tutte le battute di Gomorra a memoria, mentre non sanno nulla di Divina commedia o dei Dieci comandamenti. Il 90% di questi ragazzi ha i genitori in carcere, sono persone a rischio. Abbiamo 102 clan attivi tra Napoli e provincia eppure la Campania è la Regione che ha più forze di polizia in assoluto», osserva Don Merola. «L’unica terapia per curare Napoli, l’unica ricetta per sconfiggere la camorra è la prevenzione: tenere scuole e oratori aperti, per non regalare soldati alla camorra. È la prevenzione che ci salva – chiosa il parroco anticamorra – e purtroppo lo Stato non la fa».

Don Luigi Merola non è il primo prete napoletano a scagliarsi contro il business di Gomorra.  “Gomorra rischia di far apparire eroi i criminali. Non raffigura il Bene che lotta contro il Male, c’è solo il Male reso un modello.  Saviano illude i ragazzi, mentre a loro servono soluzioni e soldi”. Parlava così due anni fa, il prete di strada don Aniello Manganiello. Le sue parole sono rimaste inascoltate.

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