Scuola, l'”algoritmo Bianchi” fa infuriare i presidi: “Meccanismo infernale, cattedre ancora vuote”

11 Nov 2021 16:08 - di Gabriele Alberti
Scuola algoritmo Bianchi

L'”algoritmo Bianchi” fa acqua da tutte le parti. A scuola non va tutto bene, come ama ripetere il ministro dell’Istruzione. Dal nord al sud della penisola  continuano a mancare migliaia di cattedre. Dopo quasi due mesi dall’inizio delle lezioni l’elaborazione delle 450mila domande fatte con l’algoritmo (per coprire 112mila posti autorizzati dal Mef) continua a fare cilecca. Molti insegnanti denunciano di essere stati scavalcati da docenti con meno esperienza e punteggio minore. Fa il punto della situazione un’inchiesta della Verità oggi in edicola. “La piattaforma non funziona, ma il Miur fa finta di nulla e continua a utilizzarla per assegnare le risorse; producendo sempre gli stessi errori. Gli uffici scolastici cercano di risolvere, ma le procedure sono lunghe. Sono moltissimi i docenti – documenta Flaminia Camilletti- che si ritrovano senza un posto nonostante abbiano carte in regola e punteggi alti”.

L’ “algoritmo Bianchi” è un flop: graduatorie nel mirino

In questa incresciosa e kafkiana situazione si trovano  decine di insegnanti di Milano che non sono stati convocati e si sono visti sorpassare da punteggi più bassi. Accade che “in molti casi le risorse che arrivano nelle scuole rifiutano l’incarico o non si presentano, lasciando classi scoperte e presidi nei guai”. Il “bollettino” del caos scuola a guida Bianchi  vede Milano a quota 800 cattedre scoperte: a Roma sfiora il migliaio di posti vacanti, mentre a Napoli la situazione è ancora più complicata: “ci si orienta su un numero che va dalle 1.200 alle 1.500 cattedre non assegnate per l’anno scolastico in corso: con alcuni istituti che ancora vanno a orario ridotto”. I presidi possono fare ben poco. Devono aspettare le assegnazioni degli uffici scolastici e si arrabattano tappando i buchi con il personale interno e con supplenze anche di  pochi giorni o settimane.

I presidi contro Bianchi: “Meccanismo infernale”

L’apprendimento del programma scolastico è molto compromesso. I ragazzi in questo modo vivono grosse difficoltà che si sommano a situazioni storicamente critiche. Non è un mistero per nessuno che – dati Ocse- gli studenti italiani di 15 anni si collocano al di sotto della media europea in  lettura, matematica e scienze. Di questo passo le criticità non miglioreranno .”Gli insegnanti rifiutano gli incarichi per fragilità legate al Covid; o perché l’assegnazione è troppo lontana dal domicilio; o per motivi legati al costo della vita. Lo stipendio degli insegnanti – problema annoso non certo imputabile a Bianchi – fa sì che l’insegnante non viene trattato come una carriera. Non sono pochi infatti i docenti che rifiutano una cattedra perché non si “incastra” con una seconda attività.

Scuola, Bianchi sotto accusa: “Siamo a novembre con le cattedere vuote”

Settembre con le cattedre scoperte è sempre stato un momento di criticità. Ma l’algoritmo Bianchi quest’anno ha creato ancora più confusione. «Il meccanismo è infernale e lo è da sempre, con la differenza che quest’ anno ci era stato garantito di partire con tutti i docenti già da metà settembre: ma la situazione è peggiore del solito», denuncia Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma. «Ci aspettavamo qualcosa di diverso, ma non sembra che le cose stiano andando meglio. Mario Draghi ha speso molte parole per i giovani e i ragazzi, ma bisogna aiutarli adesso, non fra trent’ anni». Va giù pesante contro Bianchi il segretario regionale di Uil Scuola per il Lazio, Saverio Pantuso: «L’algoritmo non aiuta né le famiglie, né i presidi né i docenti».

«Grazie all’algoritmo siamo arrivati a novembre con le cattedre vuote. A questo punto sarei d’accordo che gestissero tutto i dirigenti scolastici in autonomia». Se aggiungiamo la mancanza degli insegnanti di sostegno, insegnanti delle prime elementari, degli ultimi anni dei licei, la “frittata” anche per questo anno scolastico è fatta. La scuola nonostante i proclami di Bianchi, sta andando malissimo.

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