La Meloni a Draghi: «O proroga dell’emergenza o Green Pass. Le due cose non vanno d’accordo»

11 Nov 2021 12:14 - di Michele Pezza
Meloni

Una Giorgia Meloni a tutto campo, quella che ha risposto alle domande di Sky Tg24. Tanti i temi trattati dalla leader di Fratelli d’Italia, a cominciare da quelli emersi nel recente incontro con il premier Mario Draghi. Gestione della pandemia, ma non solo. Un primo punto di frizione con il governo riguarda l’eventuale prosieguo dello stato d’emergenza. «Penso che Draghi non debba farsi convincere a prorogarlo», è l’auspicio della Meloni. Il ragionamento è lineare: «Se le misure che l’Italia ha adottato, le più rigide del mondo, hanno funzionato allora non hai bisogno della proroga dello stato di emergenza. Se ne hai bisogno allora devi dire che quelle misure non hanno funzionato». Morale: «Stato di emergenza e green pass non vanno d’accordo». Incontestabile.

Giorgia Meloni intervistata da Sky Tg24

L’altro capitolo dell’interminabile libro della pandemia riguarda i vaccini, sui quali – avverte la presidente di FdI – serve «molta attenzione». Soprattutto sull’età. «Oggi – ricorda – sappiamo che oltre il 90 per cento dei morti aveva 65-80 anni. Sui bambini di 5 anni i rischi di morte di fatto non ci sono». La constatazione impone un cambio di strategia partendo dal somministrare il vaccino «a chi è veramente a rischio». Diverso il discorso per i bambini. «Perché il vaccino a chi ha 5 anni?», chiede la Meloni. «Per il nonno no – prosegue – perché rischia di attaccarlo lo stesso, per se stesso il Covid non fa particolarmente danni. Io – annuncia – mia figlia non la faccio vaccinare».

«La pandemia non può servire a silenziare gli avversari»

Legato al tema sanitario è anche quello dell’annunciato giro di vite sulle manifestazioni di piazza. «Bene – concorda la Meloni -, a patto che valga per tutti». Una precisazione opportuna alla luce dell’andazzo recente. «Se manifesti contro il governo sei irresponsabile e c’è il contagio – incalza -, per il ddl Zan il contagio non corre. La pandemia non si può usare per colpire gli avversari politici». Con Draghi la Meloni ha parlato anche dell’inadeguatezza della ministra Lamorgese («con lei lo Stato il suo lavoro non lo sa fare») e delle pensionibasta privilegi e pensioni d’oro a fronte delle discriminazioni per artigiani e commercianti con il minimo contributivo»).

«Centrodestra compatto su Quirinale e legge elettorale»

Sul Reddito di cittadinanza il “no” di FdI è invalicabile. «Ma – ha aggiunto la leader – se si decide per altre risorse chiediamo controlli reali e che i milioni che si risparmiano possano andare sulle pensioni di invalidità». Non sono mancati temi più squisitamente politici. A partire dall’elezione del nuovo Capo dello Stato. «Vorrei un presidente che faccia rispettare le regole», premette la Meloni, convinta che sul punto «il centrodestra si muoverà compatto». Tanto più che l’obiettivo dev’essere l’elezione di un presidente «non amico mio ma della Costituzione». Unità anche sulla legge elettorale. «Contro il proporzionale – conclude – faremo barricate».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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