Toti espone la sua strana idea di centrodestra: “Allarghiamoci e arruoliamo Renzi e Calenda”

1 Nov 2021 11:36 - di Giovanni Pasero
Toti centrodestra

“I nostri voti non sono scontati”. A dirlo a Libero è Giovanni Toti, presidente della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia. “Per noi, oggi – aggiunge Toti -, non c’e’ altra collocazione possibile che il centrodestra. Siamo il centro del centrodestra. E di certo non mi vedo assieme ai grillini o all’estrema sinistra”.

Tuttavia, continua Toti, “il centrodestra del No Green Pass non e’ il mio. Non mi vedo nemmeno con le piazze terrapiattiste che contestano la scienza, cui dovremmo dedicare monumenti. Se alle amministrative abbiamo preso schiaffi, e’ proprio perche’ ci siamo presentati scoordinati, con una linea politica ondivaga. Io mi riconosco completamente nel govemo Draghi e non potrei stare in una coalizione che tollera Mario Draghi come se fosse un inquilino momentaneo di palazzo Chigi”.

Toti sogna un centrodestra aperto “a sinistra”

Il problema, precisa Giovanni Toti, non e’ la Lega di Salvini: “No, il problema e’ piu’ ampio. Io ho il massimo rispetto per la Lega, con cui govemo bene la mia regione, di cui stimo il leader e nella quale ho molti amici. Ma chiunque si incarichi di mettere insieme il centrodestra, si chiami Salvini, Berlusconi o Meloni, non puo’ pensare di cavarsela con un piatto di spaghetti. Il perimetro della coalizione dobbiamo discuterlo insieme, cosi’ come il programma. ll posizionamento rispetto al govemo Draghi e a un eventuale suo prosieguo nella prossima legislatura, pure”.
E quindi? Nella partita per il Quirinale farete squadra col resto del centrodestra o no?
“Prima di discutere di nomi per il Quirinale, vorrei capire qual è il centrodestra di cui parliamo. È disponibile ad aprire le porte al suo confine sinistro? Ad aggiungere altri pezzi, che vedo a disagio nella coalizione degli altri? Vuole valorizzare i nostri amministratori locali per costruire una classe dirigente? Se si pensa che tutto sia scontato, dal voto per il Quirinale all’appartenenza alla coalizione, siamo sulla strada sbagliata”.

Italia Viva ha idee liberali che spesso superano le mie. Proprio non ce li vedo, Renzi e i suoi, a convivere con la decrescita felice dei grillini e con certe politiche di Articolo 1 o di Leu. Lo stesso si può dire di Calenda. Rappresenta la visione di un Paese aperto, liberale, che vuol competere nel mondo globalizzato. A Bruxelles siede con i socialdemocratici, ma in Italia non si allea con la sinistra e anzi la contrasta, come si è visto a Roma. Il centrodestra  non ha nulla da dire, a lui e agli altri?”.

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