Così le Ong si preparano a scaricare in Italia migliaia di immigrati

12 Nov 2021 18:58 - di Roberto Frulli

Le Ong si preparano a scaricare sull’Italia migliaia di extracomunitari che da due mesi stazionano, manifestando e protestando, davanti alla sede di Tripoli dell’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

Le Ong, che fanno parte di un cartello di organizzazioni non governative europee, e che hanno sottoscritto un appello lanciato da Alarm Phone e Mediterranea Saving Humans, cioè due delle Organizzazioni non governative che, in questi anni, hanno martoriato l’Italia scaricando sulle nostre coste migliaia di immigrati presi a ridosso della Libia, sollecitano i rappresentanti di Governo riuniti a Parigi per la conferenza sulla situazione in Libia, ad autorizzarlo a pianificare una cosiddetta “evacuazione sicura” per gli extracomunitari. Che, naturalmente, verrebbero scaricati, come d’altra parte è stato fatto impunemente in questi anni, in Italia.

“Da quasi 50 giorni alcune migliaia di rifugiati migranti sono accampati davanti agli uffici dell’Unhcr a Tripoli, e chiedono a gran voce di essere evacuati verso paesi sicuri, per salvarsi da torture, stupri, violenze di ogni genere alle quali sono sottoposti nei campi di detenzione libici“, dicono le associazioni che hanno sottoscritto un appello lanciato da Alarm  Phone e Mediterranea Saving Humans”, dicono le Ong.

“Nessun processo di stabilizzazione e democratizzazione di un paese martoriato dalle divisioni e dalle contrapposizioni tra milizie interne ed estere – sostengono le Organizzazioni non governative – potrà mai realizzarsi senza la piena assunzione di responsabilità degli stati dell’Unione e delle Nazioni Unite sul rispetto dei diritti umani“.

La protesta dei rifugiati bloccati in Libia è scattata lo scorso ottobre dopo rastrellamenti di massa e catture nei quartieri e nelle case di Tripoli.

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