Manovra, c’è il sì del Cdm. Tensioni sul Reddito: Conte chiama Draghi: «Difendi il nostro simbolo»

28 Ott 2021 20:30 - di Redazione
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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla manovra finanziaria per il 2022. L’impianto della futura legge di Stabilità “copre” misure per 30 miliardi di euro, di cui oltre 23 miliardi in deficit. Il testo, composto da ben 185 articoli, prevede interventi che vanno dal fondo da 8 miliardi per il taglio delle tasse, a Quota 102 per uscite anticipate nel solo 2022 e la proroga dell’Ape social estesa alle maestre di asili ed elementari. E poi la stretta sul reddito di cittadinanza, i fondi per la Sanità, il pacchetto per le imprese, le risorse per estendere gli ammortizzatori sociali, la graduale riduzione del Superbonus 110 per cento a partire dal 2024 e il suo progressivo allineamento con gli altri bonus. Ma anche l’adeguamento delle indennità dei sindaci metropolitani ai governatori.

Lega e FI all’attacco del RdC

Ad impegnare i ministri nel confronto sulla manovra è stato soprattutto il Rdc. Infatti, l’asse Forza Italia-Lega, rinsaldato dal vertice tenuto questa mattina da Berlusconi e Salvini con le rispettive delegazioni ministeriali, aveva chiesto una stretta sulla misura-simbolo dei 5Stelle. A partire dal decalage a partire dal sesto mese per tutti dopo il primo rifiuto di un’offerta di lavoro. La cabina di regia di ieri aveva però fissato lo stop al Rdc dopo il rifiuto di due offerte. E così è rimasto anche oggi. A confermarlo, la titolare per le Pari opportunità Elena Bonetti. La ministra ha tuttavia ammesso le tensioni nel Cdm. Al punto da costringere Conte a chiamare Draghi per chiedergli di tenere fermo sulla sintesi trovata ieri.

La Meloni: «Ci opporremo alla manovra»

Sulla soluzione sfornata dal governo è severo il commento di Giorgia Meloni. «Vedere che su una manovra di 24 miliardi ci sono risorse per il reddito di cittadinanza è una cosa che io continuo a non condividere – ha dichiarato la leader di FdI -. Credo che il cuneo fiscale si realizza dalla parte dei lavoratori e delle imprese. Sul sistema pensionistico credo che continuare a modificalo è sbagliato quando non mettiamo mano ai privilegi, alle famose pensioni d’oro. Faremo opposizione patriottica – ha concluso – e proveremo a dare una mano al governo».

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