Linate, mistero sul cambio di rotta del Pegasus precipitato. Si indaga anche sulla manutenzione

4 Ott 2021 17:31 - di Paolo Lami

Parteciperanno anche investigatori di Romania, Svizzera e Canada, vale a dire i paesi di immatricolazione dell’aereo caduto, di costruzione del velivolo e di costruzione del motore all’inchiesta aperta dall’Agenzia nazionale per la sicurezza al volo per accertare le cause dell’incidente del Pegasus Pc-12 partito da Linate e  precipitato  a San Donato Milanese e nel quale sono morte 8 persone, fra cui un manager italiano, la moglie rumena e il figlioletto, appena battezzato, di entrambi.

La partecipazione degli esperti è prevista dalla normativa internazionale ed europea in materia di inchieste aeronautiche, spiegano dall’Agenzia italiana che si occupa di sicurezza dei volo.

Questa mattina intanto, il team investigativo dell’Ansv, in coordinamento con l’autorità giudiziaria, ha partecipato al sopralluogo nell’area dell’incidente. E lì, fra i reperti, è stato individuato a una decina di metri dalla voragine dell’edificio che ha preso fuoco e, poi, sequestrato, anche il Lightweight recorder, sostanzialmente quella che rappresenta la cosiddetta “scatola nera” del Pegasus Pc-12 decollato da Linate e precipitato  poco dopo.

Sono al momento due le inchieste aperte sull’incidente aereo di ieri, alle porte di Milano, in cui hanno perso la vita otto persone, tra cui un neonato, che viaggiavano a bordo del Pegasus Pc-12, partito pochi minuti prima da Linate.

L’Ansv, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, come detto, ha aperto un’inchiesta di sicurezza e disposto l’invio di un investigatore sul luogo dell’incidente.

Dal punto di vista giudiziario la Procura di Milano, indaga per disastro aereo. E quindi ieri il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano – che ha affidato il fascicolo ai pm Mauro Clerici e Paolo Filippini – è andata sul posto.

Sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza del parking Atm vicino alla fermata della metropolitana, così come alcuni video realizzati da passanti e vicini al parcheggio su cui è avvenuto l’impatto.

Gli inquirenti hanno inoltre sequestrato le conversazioni radio con la torre di controllo di Linate.

Dopo il decollo, l’aereo ha correttamente percorso la rotta passando sull’Idroscalo e su Segrate, poi invece di proseguire verso sud in direzione Sardegna, come avrebbe dovuto, ha modificato il tragitto schiantandosi pochi secondi dopo.

Una “caduta verticale” che non ha dato neppure il tempo al pilota – il magnate immobiliare romeno Dan Petrescu, 67 anni, proprietario del Pegasus Pc-12 – di lanciare l’allarme alla torre di controllo.

Da alcune testimonianze, così come dalle immagini sarebbe piuttosto chiaro il guasto al motore del Pegasus Pc-12 che era già in fiamme prima dell’impatto, ma bisognerà attendere l’analisi della scatola nera – così come la visione completa di tutto il materiale video – per comprendere pienamente quanto accaduto in volo.

Tuttavia quella del possibile guasto al motore che prende fuoco prima dell’impatto non è l’unica ipotesi presa in considerazione in queste ore.

Gli investigatori stanno facendo anche accertamenti sul fronte della manutenzione del Pegasus Pc-12 e sulle ultime manovre fatte dal pilota.

Gli inquirenti non lasciano inesplorata nessuna pista per spiegare quanto accaduto ieri al velivolo appena decollato dall’aeroporto di Linate e diretto a Olbia.

E’ stato confermato che sul velivolo da turismo arrivato all’aeroporto di Linate lo scorso 30 settembre da Bucarest non sono stati effettuati, nello scalo milanese, interventi di manutenzione o rifornimento di carburante.

Gli inquirenti sono a lavoro sulla scatola nera, così come sui filmati acquisiti da telecamere fisse o fatti da cittadini e passanti che hanno assistito agli ultimi istanti di volo del Pegasus Pc-12.

Dalle immagini, così come dai dialoghi tra la torre di controllo e il pilota, si potrà ricostruire quanto accaduto ieri, intorno alle 13 prima che l’aereo diventasse una palla di fuoco – a causa del motore in fiamme – e si schiantasse contro una struttura in ristrutturazione vicino alla fermata della metropolitana di San Donato Milanese.

Quello che appare certo è che il pilota – il magnate immobiliare romeno Dan Petrescu, 67 anni, proprietario del velivolo – ha chiesto un piccolo “cambio rotta” a causa del maltempo, accordato dalla torre di controllo.

Ma dopo quella comunicazione non ha lanciato nessun ‘sos’ per avvertire di problemi al motore o ad altre parti meccaniche.

Allo studio degli investigatori anche la quota a cui viaggiava il Pegasus Pc-12 così come la velocità che ha tenuto negli ultimi minuti prima dello schianto.

La polizia Scientifica è ancora a lavoro sul luogo dello schianto.

L’area resta delimitata per impedire ai curiosi di avvicinarsi, ma anche per consentire agli esperti di proseguire con i rilievi che “andranno avanti ancora a lungo”, fanno sapere.

Fra amici, colleghi e parenti delle vittime ora è il momento del dolore.

Domenica pomeriggio come tutti abbiamo letto dell’incidente aereo di Linate, non immaginando che ci avrebbe toccato così da vicino – scrivono su Facebook i colleghi del manager italiano Filippo Nascimbeni che ha perso la vita assieme alla moglie e al figlio e che lavorava per la Start Hub Consulting. – Solo ieri sera abbiamo scoperto dai giornali e dai social che nello schianto avevano perso la vita il nostro Filippo Nascimbene, sua moglie e il loro piccolo figlio. Una tragedia inimmaginabile che ci lascia senza fiato”.

Filippo era con noi da poco meno di due anni. Aveva iniziato a lavorare in Start Hub subito prima del lockdown del 2020. L’inizio di un lavoro in una nuova realtà, si sa, è sempre molto complicato. Serve tempo per capire le dinamiche e affinare le alchimie. I primi mesi con il distanziamento forzato e i meet come unico contatto con tutti noi, tuttavia, non erano stati un ostacolo per Filippo: con le sue grandi capacità si era inserito subito a meraviglia e già dopo poco tempo sembrava essere da sempre uno starthubber”, si legge nel messaggio sui Social.

“In questi due anni con la sua professionalità, la sua preparazione e la sua grande energia ha dato un contributo fondamentale al lancio e al consolidamento di tanti dei nostri progetti. Adesso è il momento del silenzio e del rispetto. Ci stringiamo alla famiglia colpita da questa immensa tragedia e siamo vicini a tutti i suoi cari. Ciao Filippo, non dimenticheremo mai la tua gentilezza e il tuo sorriso”.

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