Ragazza riminese di 15 anni violentata dal branco in spiaggia: gli accusati sono tutti minorenni

7 Giu 2021 19:53 - di Carlo Marini
ragazza riminese

Stuprata dal branco in spiaggia a Rimini. È la denuncia fatta da una 15enne, sotto choc in ospedale. La violenza sulla ragazza riminese è stata consumata stanotte. Dopo poche ore dalla denuncia, gli inquirenti non solo hanno avviato l’indagine ma hanno già identificato tutti i responsabili. Questi ultimi, secondo la testimonianza della giovane vittima, sarebbero anch’essi minorenni.

La ragazza ha raccontato di essere stata in un locale sul lungomare con un gruppo di amici, con i quali si sarebbe poi spostata in spiaggia e proprio lì sarebbe scattata l’aggressione ad opera dei coetanei, sulle cui tracce sono ora gli uomini della squadra mobile.

La ragazza riminese si era appartata con un amico

Da una prima ricostruzione del Resto del Carlino, ancora molto sommaria, pare si fosse appartata sulla spiaggia libera. A pochi passi dal porto, a ridosso della ruota panoramica. L’adolescente si appartata con un amico, quando sono arrivati gli altri. A quel punto, il branco avrebbe avvenuta la violenza sessuale di gruppo. La Squadra mobile avrebbe già identificato i presunti responsabili.

La ragazza insieme al gruppo di amici avrebbe trascorso la serata in un locale del lungomare per poi andare in spiaggia con altre persone, tutte minorenni. Quindi la denuncia agli agenti della polizia intervenuti sul posto. La ragazza, alla presenza del padre, avrebbe raccontato di aver subito atti sessuali contro la propria volontà.

Secondo il Corriere di Romagna, il presunto stupro di gruppo sarebbe stato consumato tra le cabine dello stabilimento balneare di lungomare Tintori. Poco prima dello scattare del coprifuoco. La giovanissima vittima, arrivata a casa in stato confusionale, è stata immediatamente accompagnata dai genitori al pronto soccorso dell’Infermi.

La fine del lockdown ha scatenato effetti turbolenti sulla movida riminese. In appena 24 ore, si sono registrate anche due risse. Effetto anche dalla fine dell’anno scolastico in due istituti di Rimini. Da qui assembramenti e feste selvagge, con conseguenze in alcuni casi criminali.

 

 

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