Rai nella bufera. Vergogna Tg1: taglia le parole di Grillo sulla «ragazza consenziente»

20 Apr 2021 13:18 - di Redazione
Grillo

Ultime dalla Rai: sforbiciata del Tg1 al video di Beppe Grillo, tutti i particolari in cronaca. Ci vorrebbe davvero lo strillone dei tempi andati per attirare l’attenzione dei più sul vergognoso servizio mandato ieri seri in onda dal tiggì più seguito dagli italiani. E, per giunta, nella strategica edizione delle 20. Ma che cosa non farebbe la testata diretta da Giuseppe Carboni pur di correre in soccorso dei 5Stelle. Grillo sforbiciato? Certo, ma solo a fin di bene, cioè nel suo interesse. Un solerte e zelante giornalista pagato dai contribuenti italiani ha infatti tagliato la parte del video in cui l‘Elevato s’inoltra su un terreno scivoloso per chiunque. Persino per uno abituato ad affilare le parole come coltelli.

La denuncia del renziano Anzaldi

A denunciarlo è il renziano Michele Anzaldi, uno che il mestiere di vigilante Rai lo prende sul serio. È stato lui ad accorgersi che il Tg1 aveva pietosamente omesso la parte del video in cui Grillo «parla di presunta consensualità della ragazza che ha denunciato lo stupro». Per il deputato di Italia Viva è proprio quella che «ha fatto venire la pelle d’oca a tutti», e quindi «la più contestata anche sui quotidiani». Praticamente, è come se il Tg1 avesse depotenziato la notizia. «Quella frase è terribile – insorge infatti Anzaldi -, ma proprio per questo il Tg1 avrebbe dovuto farla sentire, come hanno fatto tutti gli altri tg».

Così il tiggì ha protetto Grillo

Ma è questo di RaiUno il tiggì controllato manu militari dai 5Stelle. Proprio gli stessi che avevano giurato di liberare il servizio pubblico radiotv dalle spire della Casta. Di fronte a tanta arroganza, il renziano è come un fiume in piena. Tagliare il video di Grillo nella parte in cui descrive ragazza come consenziente lo indigna. «Non si capisce come le donne della redazione possano accettarla senza dire nulla». E questo, sottolinea, «dopo che anche alcune donne del M5S sono intervenute contro Grillo e il suo maschilismo».

 

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