Allarme trombosi anche per i vaccini Johnson: 4 gravi casi di coaguli di sangue riscontrati nei vaccinati

9 Apr 2021 20:55 - di Robert Perdicchi

Pfizer ha chiesto l’autorizzazione all’uso di emergenza del suo vaccino anti-Covid-19 sui 12-15enni negli Stati Uniti. Al momento la Food and Drug Administration ne ha autorizzato l’uso sulle persone di più di 16 anni. In un comunicato, la società americana ha annunciato che intendono avanzare una richiesta simile, nei prossimi giorni, anche ad altri enti regolatori nel mondo, Europa compresa. Se la richiesta di autorizzazione sarà accolta dalla Food and Drug Administration, potrebbe partire una campagna nazionale di vaccinazione per gli studenti delle scuole medie e gli iscritti ai primi anni delle superiori.

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L’Ema lancia l’allarme trombosi anche per i vaccini J&J

Allarme trombosi anche sul fronte dei vaccini Johnson & Johnson. “Siamo al corrente del fatto che eventi tromboembolici, inclusi quelli con trombocitopenia, sono stati riportati per tutti i vaccini contro il Covid-19. Il nostro attento monitoraggio sugli effetti collaterali ha rivelato un numero limitato di eventi molto rari in seguito alla vaccinazione. Al momento non è stata stabilita una chiara relazione causale tra questi eventi rari e il vaccino di Janssen (gruppo Johnson & Johnson, ndr) contro il Covid-19”. Lo precisa J&J, dopo che l’Agenzia europea del farmaco Ema ha riferito di “4 casi gravi di coaguli di sangue insoliti associati a livelli di piastrine basse”, segnalati a seguito di vaccinazione J&J. Episodi per i quali, ha puntualizzato la stessa Ema, non è provato un nesso causa-effetto con l’iniezione anti-Covid.

“La sicurezza e il benessere delle persone che utilizzano i nostri prodotti sono la nostra massima priorità – sottolinea l’azienda in una nota – Condividiamo tutte le segnalazioni di eventi avversi sulle persone che hanno ricevuto il nostro vaccino contro il Covid-19, insieme alla nostra valutazione su queste segnalazioni, con le autorità sanitarie nel rispetto degli standard normativi”.

Iniziata l’attività di monitoraggio sulle segnalazioni

“Continuiamo a lavorare a stretto contatto con gli esperti e le autorità regolatorie per valutare i dati e favorire una comunicazione aperta di queste informazioni ai professionisti della salute e al pubblico – aggiunge J&J – per aiutare a garantire che, in caso di una malattia molto rara, possano essere prese misure appropriate per una diagnosi e un trattamento rapidi”.

“E’ importante – ricorda Johnson & Johnson – che le persone che ricevono qualsiasi vaccino contro il Covid-19 cerchino immediatamente assistenza medica se manifestano i seguenti sintomi: respiro corto, dolore al petto, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente, sintomi neurologici, tra cui mal di testa grave e persistente o visione offuscata, piccole macchie di sangue sotto la pelle oltre il sito di iniezione, ecchimosi facili o eccessive.

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