Toninelli ancora parla: ce l’ha con la Lombardia ma finge di ignorare il caos vaccini in Toscana

23 Mar 2021 15:47 - di Adele Sirocchi
Toninelli

Danilo Toninelli torna alla carica. Ancora non si è rassegnato al flop del governo Conte e ogni tanto ridà fiato alle trombe sentendosi parte della politica dei “migliori”. La Lombardia è il suo odierno bersaglio. Il giornale di riferimento dei grillini, Il Fatto, ha infatti dettato la linea: attaccare la Lombardia per il caso dei vaccini.

Toninelli segue il consiglio di Gad Lerner

Come avvenne per le zone rosse anche in questo caso si cerca un capro espiatorio. E la Lombardia, con le disfunzioni dei giorni scorsi, si presta alla bisogna. Eppure proprio i grillini, col giornale di Travaglio in testa, avevano dato tutte le colpe all’assessore azzurro Giulio Gallera. Andato via lui, le disfunzioni non sono cessate. Ma loro insistono, seguendo lo sdegnato suggerimento di Gad Lerner. Cosa aspettano i giallorosa (leggi Pd+M5S) a fare della Lombardia un caso nazionale?

Toninelli a testa bassa contro il “modello lombardo”

Toninelli si getta nella missione a testa bassa: “L’ex assessore Gallera, dopo i disastri immani fatti, urla al mondo che non è mai stata colpa sua, ma che è sempre stata tutta responsabilità di Aria che è in mano alla Lega. Ovviamente le delibere con cui venivano mandati i malati covid nelle Rsa non le firmava Aria ma lui, ma nel gioco dello scaricabarile l’importante è trovare sempre un colpevole. Poi c’è Bertolaso, dipinto fino a ieri come l’uomo indispensabile per migliorare l’organizzazione (quale?) del sistema sanitario lombardo, che oggi in un’intervista lamenta di non aver alcun potere reale e che non vede l’ora di poter tornare a fare il nonno. Glielo auguriamo anche noi, ma a questo punto sorge spontaneo domandarsi a cosa è servito un supercommissario senza alcun potere”. E conclude: “Almeno a una cosa questa pandemia è servita, ha fatto capire agli italiani quanto Salvini e Meloni (B. manco lo nomino) siano pericolosi e dannosi per il loro benessere”.

La Lombardia è prima per numero di vaccini somministrati

Uno sguardo ai numeri, e la retorica di Toninelli si sgonfia. Se si guarda ai numeri assoluti, la Lombardia è quella che ha somministrato più vaccini: oltre 1 milione e duecento.Mentre, se c’è qualcosa che non va, è il fatto che non tutti gli anziani hanno ricevuto la dose che li mette al riparo dal Covid. E ciò per l’assurdità di un piano vaccinale partorito dal ministro Speranza e non certo da Meloni e Salvini, che privilegia le categorie rispetto all’età. Ma Toninelli su questo non ha nulla da dire. “Non è una bella immagine – commenta l’infettivologo Matteo Bassetti – quella di un Paese che non è stato ancora in grado di vaccinare tutti gli 80enni e i 90enni, mentre si sono vaccinati soggetti che potevano anche aspettare qualche settimana”.

Nella rossa Toscana fanno passare avanti Scanzi

E guarda caso abbiamo un caso eclatante di ciò nella rossa Toscana, dove Andrea Scanzi – giornalista del Fatto di Travaglio – ha avuto il privilegio di fare il riservista dei vaccini grazie a una lista non pubblica e gestita da non si capisce bene chi (un’inchiesta è in corso). Anche su questo Toninelli tace.

In Toscana sono di più i giovani vaccinati dei vecchi che hanno avuto la dose

Ma c’è di più. Come nota Il Foglio la Toscana ha vaccinato, secondo gli ultimi dati disponibili, 145.833 persone di età compresa trai 25 e i 44 anni. A fronte di questa cifra, i vaccinati di età compresa tra i 65 e i 74 anni sono appena 27.875 cioè 117.958 persone in meno rispetto ai giovani vaccinati tra i 25 e i 44 anni. La Toscana non è una regione per vecchi. Ma anche su questo, Toninelli tace…

 

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