Pregliasco su AstraZeneca: «È stata una decisione politica, avrebbero fatto meglio a scrivere»

20 Mar 2021 16:11 - di Giorgia Castelli
Pregliasco

Fabrizio Pregliasco mostra perplessità su come è stata gestita la vicenda AstraZeneca. La sospensione precauzionale all’impiego del vaccino anti-Covid di AstraZeneca adottata nei giorni scorsi da alcuni Paesi, fra cui l’Italia, «di fatto è stata una decisione politica». Una decisione, «presa per “resettare” in qualche modo una serie di iniziative più o meno sparse. Forse ancora più confusive che non uno stop unico. Una scelta fatta con l’obiettivo di azzerare le “fughe” dalla vaccinazione».  «L’Agenzia europea del farmaco non ha potuto fare altro», se non prendersi del tempo per approfondire le segnalazioni di sospetti effetti avversi ricevute.

Pregliasco: «A rischio la percezione su qualità e sicurezza»

L’Adnkronos Salute ha sentito il virologo milanese dopo il pronunciamento dell’Ema sul siero prodotto dall’azienda anglo-svedese. L’esperto muove tuttavia un appunto su una modalità di comunicazione da parte dell’ente regolatorio Ue. Per come è andata a finire la vicenda, osserva, «questa storia mette a rischio la percezione sulla qualità e la sicurezza del vaccino».

«Informazione un po’ pilatesca»

«Forse – ragiona Pregliasco – l’Ema si è espressa non al meglio nel lasciare margini di interpretazione» relative agli eventi trombotici estremamente rari. Eventi per i quali l’Agenzia ha chiarito di non poter escludere al momento con certezza un nesso causale con la somministrazione del vaccino. Una modalità di informazione «forse un po’ pilatesca – commentail virologo – che ha determinato», ad esempio, «la possibilità per la Francia di mettere un elemento di precauzione» all’impiego del vaccino di AstraZeneca. «Rovesciando il limite di utilizzo». Inizialmente indicato anche in Italia preferenzialmente per gli under 55. Ora è stato fissato «dai 55 anni in su».

Pregliasco: «Avrebbero fatto meglio a scrivere…»

Per Pregliasco «avrebbero fatto meglio a scrivere che questi rarissimi episodi di trombosi rare» dopo AstraZeneca «sono stati in linea con quelli osservati per i vaccini di Pfizer e Moderna». Questi due vaccini «nelle casistiche anglosassoni hanno avuto dati simili».

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