Pedrizzi (Ucid): “Il sacrificio di Attanasio e Iacovacci ci aiuti a recuperare lo spirito patriottico”

24 Feb 2021 10:21 - di Redazione

Nel giorno del lutto per la tragica scomparsa dell’ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo, a seguito del vile attacco avvenuto martedì a Goma, arriva l’appello di Riccardo Pedrizzi, presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) affinché l’Italia si ricompatti intorno al sacrificio dei nostri connazionali.

Pedrizzi (Ucid): lutto nazionale per Attanasio e Iacovacci

“Sulla morte del nostro ambasciatore, il suo senso dello Stato e della solidarietà, il suo spirito profondamente cattolico, che oggi Famiglia Cristiana ricorda in un lungo articolo, il governo deve fare chiarezza e cercare giustizia e verità. Ma al premier Mario Draghi chiediamo anche di valorizzare l’impegno di Attanasio e Iacovacci in zone di guerra e di disperazione con atti concreti e commemorazioni e ricordi, anche simbolici, a beneficio della comunità nazionale. L’opera prestata all’estero nei confronti di persone disperate e bisognose di tutto dall’ambasciatore in nome dell’Italia in una fase di grave crisi sanitaria, economica e sociale e di incertezza per il futuro deve essere di stimolo per tutti noi impegnati nella società come imprenditori e dirigenti cattolici, così come il sacrificio del carabiniere Vittorio Iacovacci, già in forza al battaglione Gorizia dal 2016 e paracadutista della Folgore, orgoglio del nostro esercito”.

Il patriottismo degli impreenditori cattolici

“Noi come imprenditori cattolici – spiega il presidente del Cts Ucid Riccardo Pedrizzi – in un momento complesso come questo, per il nostro amato Paese, riteniamo che la morte dei nostri due eroi, nel ricordo dell’autista congolese che era con loro, meriti una giornata di lutto nazionale ed iniziative sui media e nelle scuole per riportare al centro il tema dell’unità nazionale, della solidarietà del popolo italiano, della generosità verso il prossimo ovunque egli sia, e del valore alto e nobile dell’impegno della nostra diplomazia e delle nostre forze militari in tutto il mondo”.

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