Fdi smaschera il (finto) ministro tecnico: Bianchi? Da sempre organico alla sinistra

13 Feb 2021 15:31 - di Paolo Lami

Si è travestito fingendosi un ministro tecnico, nuovo di zecca è pronto e per essere imbarcato nell’Armata Brancaleone del governo Draghi ma FdI lo ha subito smascherato.

È Bianchi Patrizio da Ferrara che cercava sommessamente di passare per un signor Bianchi qualsiasi. È stato talmente bravo a mascherarsi da tecnico che anche un furbacchione come Draghi c’è cascato in pieno. E lo fatto ministro (tecnico) dell’Istruzione. Colpa della mascherina, forse. O del Carnevale, dove ogni scherzo vale.

Bianchi ministro tecnico? Ma per favore, è stato organico al Pci, al Pds, ai Ds e infine al Pd”, lo impallina come un orso al Luna Park il senatore di Fratelli d’Italia, Alberto Balboni. Che che ne ripercorre passo passo tutta la sfolgorante carriera partitica all’ombra di Botteghe Oscure. Sempre organico alla sinistra. Mai uno sgarro.

”Ricordo bene, infatti, quando nel 1990 si candidò a Ferrara nelle liste del Pci e fu eletto in Consiglio comunale dove io sedevo all’opposizione. E rimase consigliere comunale per due legislature, seguendo disciplinatamente gli ordini del Pci, prima, poi del Pds e infine dei Ds”, prosegue spietato Balboni.

Poi – prosegue il senatore Fdi – me lo sono ritrovato nel Consiglio regionale dell’Emilia Romagna nel 2000 in qualità di assessore in quota Pd per dieci anni”. Possibile? Mai uno sgarro dal partito? Mai una critica? Macché.

“Anche in questo lungo periodo di tempo” Bianchi è sempre restato “organico al suo partito e disciplinato esecutore degli ordini di Errani e poi di Bonaccini – assicura Balboni che certo non si aspettava di veder spuntare la capoccia canuta di Bianchi fra i ministri tecnici. – Ma quale ministro tecnico, è il più politico dei ministri, mascherato da tecnico solo per fare avere al Pd un posto in più – infierisce il senatore di Fdi. – Altroché governo di alto profilo, siamo al Manuale Cencelli della Prima Repubblica e alla peggiore ipocrisia di quei tempi”. Sic transit gloria mundi.

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