Caos vaccini, Zaia replica a De Luca: “Nessuno stop dal ministero agli acquisti delle dosi”

22 Feb 2021 14:47 - di Stefania Campitelli

Ancora caos vaccini. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, non rinuncia a incrociare le spade contro gli avversari. Anche sul terreno minato della campagna vaccinale. Che dovrebbe essere sottratto alle bandiere ideologiche. “Acquistare vaccini attraverso intermediari? Penso che sia una bestialità. Qualche collega del Veneto lo ha proposto, ma mi permetto di osservare che i vaccini sono un prodotto un po’ diverso dalla grappa barricata. Quella puoi comprarla con gli intermediari. E neanche quella se vuoi la qualità. I vaccini assolutamente no“. Con la consueta rabbia e teatralità il presidente della Regione Campania va all’attacco del collega Zaia. Che da giorni, visti i ritardi di ‘approvvigionamento’ dei vaccini, sta riflettendo sulla necessità di arginare il problema. Anche procurandosi i vaccini ‘in proprio’.

De Luca torna ad attaccare Zaia

Il governatore del Veneto è stato il primo, lo scorso 8 febbraio, a rendere nota la possibilità di un acquisto diretto di vaccini anti-Covid da parte della Regione. Da allora è scoppiato il putiferio. Il governatore oggi ha detto di essere d’accordo con il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, sulla necessità di un’intelligence sulla vendita dei vaccini. E di augurarsi che Draghi faccia presto a mettere ordine nei ritardi sempre più preoccupanti.

Il governatore veneto: “Serve un’intelligence”

“Sono d’accordo con il professor Locatelli che sulla vicenda della vendita di vaccini proposta alle regioni se ne occupi l’Intelligence. E che faccia una verifica fino in fondo di tutta questa vicenda“. Zaia poi risponde indirettamente a De Luca: “Io non ho avuto contatti con nessuno volendo tenere separata la funzione di governo con quella amministrativa. Ddi tutta la vicenda se ne è occupato il direttore della Sanità Luciano Flor. Che anche oggi sta mettendo in ordine tutte le carte delle offerte dei vaccini da consegnare ai Nas”.

Poi ha negato l’esistenza di una lettera del ministero della Salute – dice – per dare lo stop all’acquisto e alla trattativa sui vaccini. “Ora le carte le hanno in mano le autorità e verificheranno”, ha detto. “Quindi la vicenda mi sembra superata perché noi abbiamo consegnato tutti i documenti ai Nas e ora la partita è gestita a livello nazionale”.

Il governatore del Veneto ha però tenuto a ribadire con forza: “Il direttore della Sanità del regione Veneto Luciano Flor non ha firmato alcun contratto. E non c’è stata alcuna trattativa concreta. Dopo che il commissario Arcuri ci ha detto di richiedere il numero dei lotti dei vaccini per la tracciabilità, è stata fatta questa richiesta agli intermediari. Per adesso ancora non abbiamo questi numeri e quindi si può dire che la vicenda sia in stallo”.

Salvini annuncia: presto vaccini autoprodotti

Intanto nel governo la Lega cerca di capitalizzare il tema. ‘‘Ho sentito Giorgetti”, annuncia gongolante Matteo Salvini. “E penso che già domani inviterà le aziende farmaceutiche Pfizer, Astrazeneca, Johnson&Johnson per ipotizzare una sovranità vaccinale italiana. Cioè una produzione italiana del vaccino. Senza dipendere dalla multinazionale tedesca, americana, cinese, giapponese“.

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