Povera patria: dirigente esalta il IV Novembre e Fratoianni ne chiede il licenziamento: «È fascista»

6 Nov 2020 17:18 - di Marzio Dalla Casta
Fratoianni

Il comunista Nicola Fratoianni ha chiesto il licenziamento – pardon – l’epurazione, per fascismo, di Marco Ugo Filisetti. Il Carneade in questione è il direttore generale dell’Ufficio regionale scolastico delle Marche. Al comunista Fratoianni non è piaciuto il saluto che ha inviato agli studenti in occasione del IV Novembre, oggi festa delle Forze Armate, un tempo dedicata alla vittoria nella Grande Guerra. Indubbiamente la sua prosa rimanda a tempi in cui i toni retorici non erano sospettati di attentare alla Costituzione. Ma è roba che mezzo secolo fa o giù di lì non avrebbe mancato di riscuotere il plauso delle autorità. Tutto cambia, evidentemente, tranne certa malafede.

Filisetti (Usr Marche): «Reverente saluto ai Figli d’Italia»

E così, con tigna degna del compagno Beria, Fratoianni ha messo quel saluto sotto lente d’ingrandimento. E ha scoperto che è in rima baciata con l’incipit del discorso di Mussolini al battesimo sansepolcrista dei Fasci di Combattimento. Entrambi – parola più, parola meno – contengono il «reverente saluto a tutti i figli d’Italia che dettero la loro vita per la Patria». Un copia e incolla con il Duce. Orrore! Come non cogliere il sincero raccapriccio democratico suscitato da tanta sfrontatezza nel piccolo Torquemada rosso? «A questo punto – ha detto – non bastano più l’indignazione e le proteste». In galera! Anzi, in Siberia. Il carico da 11 lo ha poi messo il «Presente!» finale. Il sacrario di Redipuglia ne abbonda. Ma che ne può sapere uno come il compagno in questione.

Fratoianni: «Ha copiato dal Duce»

Sia come sia, meglio avrebbe fatto il povero Filisetti ad attingere dalla retorica della gnagnera progressista. Inneggiando al poraccismo, a Greta Thumberg, alle nozze gay o reclamando a gran voce più donne alla guida delle aziende pubbliche. In fondo, è così che parla un dirigente scolastico dell’E.F. (Era Fratoianni). Chissà, forse ci avrebbe guadagnato pure un solenne riconoscimento sotto forma di ospitata al Tg3. Invece, cammina sul filo del «licenziamento» perché – ipse dixit – «non ci può essere spazio per funzionari dello Stato che esaltano il fascismo e i suoi rottami». In realtà, Filisetti ha esaltato solo il IV Novembre. E l’unico rottame in circolazione, detto senza offesa, è proprio Fratoianni.

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