Concordia, lo sfogo della figlia di Schettino: «Rimossi i video di papà. Lui unico a pagare»

21 Nov 2020 16:58 - di Redazione
Schettino

Non è una richiesta di giustizia fuori tempo massimo. Più semplicemente è l’amore di una figlia verso il proprio padre. Nonostante quel padre si chiami Francesco Schettino e sia stato riconosciuto irrevocabilmente colpevole della morte di 32 persone in crociera sulla Costa Concordia. Erano le 21,45 del 13 gennaio 2012 quando la nave s’incagliò sugli scogli dell’Isola del Giglio. Quel che accade dopo, con Schettino già sulla scialuppa mentre la nave affondava con la gente ancora a bordo in barba a qualunque etica marinara, è storia nota. E mai confutata nei tre gradi di processo, al termine dei quali l’ex-comandante ha subito una condanna a 16 anni di carcere, che sconta dal 2017.

Francesca Schettino: «Li ripubblico sul mio canale YouTube»

Un epilogo che, va detto, Schettino non ha mai considerato evitabile. Tanto è vero, informa la figlia Rossella, che nell’attesa del verdetto della Cassazione, realizzò dei video poi rimossi a seguito di non meglio precisate «pressioni». Ma riusciremo comunque a vederli. «Ora li pubblico io», si legge infatti nel post con cui Rossella ha annunciato su Fb la nascita del suo canale Youtube. È lì che li riproporrà. «Erano le ultime ore che potevamo trascorrere insieme – ricorda – per questo mi ha voluta al suo fianco mentre li registrava». E assicura: «Non volevano essere un estremo tentativo di difesa», ma una  «testimonianza diretta dei fatti di quella notte».

«Mio padre lasciato solo da tutti»

Video che la figlia dell’ex-comandante non esita a definire «scomodi per qualcuno». Apposta li avrebbero rimossi e per questo, puntualizza, «io sono qui a pubblicarli nuovamente». Un modo per denunciare la solitudine del padre. Schettino uomo solo. Prima «nelle fasi più importanti della gestione dell’emergenza», poi verso «l’opinione pubblica» e «di fronte alla giustizia».  Infine, «in carcere», dov’è solo «a pagare per tutti». Toccante, benché retorica la conclusione: «Resto saldamente al fianco di mio padre e del comandante Francesco Schettino lungo la rotta della verità».

 

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