Lecce, poliziotti aggrediti con calci, pugni e morsi. La rabbia degli agenti: «Ci mandano al macello»

6 Ott 2020 11:15 - di Roberto Mariotti
poliziotti aggrediti

«Ci mandano al macello». Ancora una volta poliziotti aggrediti con ferocia. E gli agenti fanno sentire forte la loro voce, attraverso le loro rappresentanze. C’è rabbia, non hanno nessun tipo di tutela e chiunque si permette di alzare le mani su di loro. Quel che è accaduto a Lecce è un gravissimo episodio che prova ulteriormente a che punto si è arrivati. In quattro – un giovane e tre ragazze – hanno colpito gli uomini in divisa con calci, pugni e morsi.

Poliziotti aggrediti, la prima fase

Gli agenti avevano fermato una automobile condotta da un 19enne senza patente. Uno dei poliziotti ha subito la frattura composta di una costola. L’auto aveva tentato di allontanarsi. Nel veicolo, condotto da un giovane di origine cubana – privo di patente di guida perché mai conseguita – c’erano altre quattro persone, tutte donne.

Il controllo, la furia dei quattro

Durante il controllo, nel marsupio del cubano, in un pacchetto di sigarette vuoto, sono stati trovati due involucri con circa 3 grammi di marijuana. Tre delle donne a bordo dell’auto,tutte leccesi, hanno deciso di scendere dall’auto e di inveire contro gli agenti. La quinta passeggera, una diciottenne, si è dissociata dal comportamento degli altri quattro e in più occasioni, li ha invitati alla calma. Ma senza riuscire nell’intento.

Gli agenti hanno usato lo spray urticante

Il 19enne conducente senza patente, insofferente al controllo, ha cercato, in più occasioni, di riprendersi la carta di identità e il marsupio che erano sul cofano della volante. Proprio per questo ha iniziato a spintonare gli agenti. Da qui, i poliziotti aggrediti. Per contenere le azioni violente dei quattro esagitati, infatti, gli uomini in divisa hanno utilizzato lo spray urticante. Durante l’accompagnamento in ufficio, in due – nel tentativo di divincolarsi e scappare – hanno sferrato calci contro le portiere dell’auto di servizio, danneggiando la vettura e rompendo i finestrini posteriori.

Violenza e minacce anche negli uffici della Questura

L’atteggiamento aggressivo dei fermati nei confronti degli agenti è ha avuto luogo anche negli uffici della Questura con gesti violenti, minacce e intimidazioni ripetute. Due poliziotti hanno fatto ricorso alle cure.  I quattro giovani sono stati arrestati per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. E – solo a carico dei due che avevano rotto i vetri dell’auto di servizio – anche per danneggiamento aggravato. I quattro si trovano ai domiciliari.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi