Coronavirus, il farmaco dal plasma dei guariti fa rapidi progressi. Nuove speranze dalla fase 3

13 Ott 2020 8:42 - di Edoardo Valci
plasma

Dal plasma dei pazienti guariti una speranza contro Covid-19. La Covig-19 Plasma Alliance, una collaborazione di aziende leader nel settore del plasma, annuncia che sono stati arruolati i primi pazienti nello studio clinico di fase 3. Si tratta del trattamento con immunoglobuline anti-coronavirus (Itac) in ambito ospedaliero. Ù

Lo studio sulla cura al plasma

Lo studio è sponsorizzato dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) diretto da Anthony Fauci. Valuterà la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia di un farmaco sperimentale con immunoglobuline iperimmuni anti-coronavirus (H-Ig).  Il trattamento è per via endovenosa di adulti ospedalizzati a rischio di gravi complicanze da Covid-19. In caso di successo, l’H-Ig dell’Alleanza potrebbe diventare una delle prime opzioni di trattamento per questi pazienti.

I pazienti adulti in campo sono 500

Lo studio arruolerà 500 pazienti adulti in 58 centri negli Stati Uniti, in Messico e in altri 16 paesi nei cinque continenti. La selezione prevede l’arruolamento di pazienti ricoverati in ospedale per Covid-19 con sintomi per 12 giorni o meno. Senza disfunzioni d’organo potenzialmente letali o insufficienza d’organo. I pazienti riceveranno remdesivir come trattamento standard, allo scopo di valutare la sicurezza e l’efficacia di H-Ig in associazione alla terapia di prima linea.

L’appello a donare il plasma

«Per sostenere i nostri sforzi, incoraggiamo tutte le persone guarite dal Covid-19 a donare il loro plasma. Infatti contiene anticorpi vitali che hanno combattuto la malattia. E potrebbero aiutare gli altri pazienti a guarire». Lo ha affermato Julie Kim, presidente della divisione Plasma-Derived Therapies, Takeda e co-leader dell’Alleanza CovIg-19.

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