Revenge porn, il racconto di Ilaria: “Mandami le foto o ti lascio. Così è iniziato il mio incubo”

8 Gen 2020 18:57 - di Valter Delle Donne
Revenge porn

Ilaria Di Roberto ha 29 anni, abita in provincia di Latina ed è stata ospite di diverse trasmissioni televisive. Lo ha fatto per denunciare la sua condizione di vittima del cyberbyullismo e del revenge porn. Una storia complicata, dove si parla di fotomontaggi di Ilaria finiti su siti a luci rosse. Ma nella storia spunta anche una fantomatica setta, un contratto firmato in bianco, un tatuaggio imposto dalla setta e video compromettenti. Sembra una brutta fiction. Anzi, una telenovela dai continui colpi di scena. Dopo le denunce della giovane di Cori, sono infatti partite le controdenunce delle persone tirate in ballo. Una storia tanto ingarbugliata da portare Ilaria dal ruolo di vittima a quello di indagata. Una situazione che chiarirà la magistratura. Ilaria, da parte sua, ha ci ha contattato per raccontare la sua storia.

Come si finisce vittime del revenge porn?

Un po’ per leggerezza e un po’ perché si incappa nelle persone sbagliate. Ma purtroppo, una donna che denuncia queste cose viene vista come una poco di buono. Non c’è empatia da parte di nessuno. Neanche da chi dovrebbe raccogliere la denuncia. A Cori, dove vivo, c’è gente che mi ha tolto il saluto. Mi ritengono un’esibizionista. Vuole sapere una cosa? Sono arrivata a capire la povera Tiziana Cantone. 

La ragazza che si è uccisa per i video hard finiti in Rete?

Esatto. Riesco a immaginare quello che avranno detto a lei, perché sarà più o meno quello che hanno detto a me. “Perché hai fatto quei video?” “Perché hai mandato quelle foto?” “Sei stata un’ingenua”. Tutti ti voltano le spalle, anche quelli che ti dovrebbero proteggere.

Senza offesa, si può dire che il suo comportamento è stato ingenuo?  

Mi sono fidata delle persone sbagliate. Ma una ragazza innamorata può facilmente finire vittima di queste cose. Voglio dire a chi legge, che una situazione del genere potrebbe capitare a una sorella, a una figlia, a chiunque.

Perché una ragazza cade nel tranello?

Nel mio caso, ero presa da questo ragazzo, avevo una forte carenza di autostima. Lui mi scriveva che non era come gli altri. E poi giocava sul ricatto: “Mandami le foto. Altrimenti ti lascio”.

Che consiglio darebbe a una giovane per evitare che diventi vittima del revenge porn?
Di non fidarsi, di dire qualche no in più. E di ricordarsi che se ti iscrivi su un Social affidi i tuoi dati a degli estranei. Che tutto diventa potenzialmente pubblico. Purtroppo un giovane oggi si fida più di chi conosce in Rete che di conosce nella vita reale. Molti adolescenti si fidano del primo sconosciuto conosciuto sui Social.

Ora si trova dalla parte di vittima a quella di indagata

Le foto di due mie ex sono finiti su un sito gay. Loro mi hanno denunciato, ma io sono completamente estranea.

Evidentemente, gli inquirenti hanno pensato che lei lo abbia fatto per vendicarsi a sua volta…

Lo so. Per questo lancio un appello a chi vorrà aiutarmi. Vorrei trovare un perito informatico che mi aiuti, a titolo gratuito. Che mi aiuti a trovare il vero responsabile. Non vedo l’ora di uscire da questo incubo.

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *