
Cancro, l’allarme degli oncologi: due pazienti su tre cercano sul web cure alternative
Caccia alle cure alternative e miracolose contro il cancro sul web: dalla fosfoetanolammina sintetica al bicarbonato di sodio, dall’acqua di Alessiani all’urinoterapia. Secondo l’Aiom, l’Associazione italiana di oncologia medica, «due pazienti (o familiari) su tre, colpiti da una neoplasia, consultano internet alla ricerca di metodi “non ufficiali” per vincere il tumore» Fortunatamente, quanti poi si rivolgono a santoni, guaritori e ciarlatani restano una minoranza. «La malattia – sottolineano infatti gli esperti – può evolvere sfavorevolmente a causa del mancato ricorso a terapie efficaci e approvate dagli enti regolatori». Il messaggio degli oncologi è chiaro: «Attenzione alla pericolosità di alcune scelte: non esistono terapie oncologiche miracolose». Sono oltre 400 le “bufale” sui tumori censite sul web e che si possono leggere on line. Per contrastarne il proselitismo, nel maggio 2018, la Fondazione Aiom ha aperto un portale anti fake news (tumoremaeveroche.it, ) che sta diventando un punto di riferimento per chi, nel nostro Paese, cerca informazioni corrette sul cancro. Da allora ad oggi è stato consultato da oltre 262mila utenti unici per un totale di oltre 2 milioni di pagine visualizzate. Un comitato scientifico risponde costantemente alle richieste di chiarimenti degli utenti su terapie, prevenzione, sintomi, diagnosi dei principali tumori.