Mollicone: “Miss Italia un grande successo, un bene averla difesa”

8 Set 2019 15:43 - di Andrea Giorni
Abbiamo intervistato Federico Mollicone, deputato per FDI capogruppo in commissione Cultura e commissario di Vigilanza Rai, sul grande successo televisivo di Miss Italia. Mollicone ha difeso sin da subito la messa in onda di Miss Italia su Rai 1, andando anche a Venezia durante le sessioni del concorso, contro la sinistra che ha chiesto l’annullamento perché il concorso sarebbe denigratorio nei confronti della figura femminile.
Grande successo di Miss Italia, con punte di 25% di share. Che sta a significare?
Nonostante le prediche sull’antieconomicitá di Miss Italia, è un format che convince gli italiani, praticamente “nazionalpopolare“, “strapaesano“. Chi di noi non lo ha mai visto almeno una volta? Il ritorno della messa in onda sui canali del servizio pubblico, scelta che abbiamo sempre difeso, è un bene per l’azienda e i suoi conti. Complimenti a Mirigliani e De Santis, che hanno tenuto duro nonostante le difficoltà e gli attacchi.
Mollicone, la sinistra ha accusato Miss Italia di mercificare le donne…
I soliti “luogocomunisti“. Miss Italia rappresenta il meglio dello spettacolo italiano, un autentico fenomeno di costume che convince da decenni i telespettatori. Il politicamente corretto cerca come al solito di imporre la sua mentalità, il pensiero unico. Nel ’68 predicavano la libertà per le donne. Le ragazze, infatti, sono libere di esprimere il proprio talento e la propria bellezza. Le concorrenti hanno infatti manifestato proprio per la propria libertà di competere, mentre i vari sinistroidi femministi come Boldrini e Anzaldi cercavano di limitare la sfera della libertà personale secondo la propria visione ideologica. Le pari opportunità sono tali solo secondo il metro di giudizio della sinistra. Il deputato dem ha tirato in ballo persino pendenze giudiziarie degli organizzatori, smentite poi, per mettere in discussione la qualità artistica e la messa in onda.
Da Miss Italia provengono alcune delle migliori protagoniste dello spettacolo italiano, come Colombari o Leoni. Banalmente, la sinistra è sempre più lontana dal paese reale.
Almeno, a differenza del governo, a Miss Italia gli italiani hanno potuto votare, e lo hanno fatto in massa. Il presidente Mattarella ci rifletta.
Cambia il governo. Cosa cambierà in Rai?
Sarà un periodo ad alta tensione, con riflessi sulla geografia interna e, quindi, sulle nomine. Per noi, in ogni caso, cambia poco perché ci posizioniamo fieramente sui banchi dell’opposizione nella commissione di Vigilanza. Ci auguriamo che siano rispettati i valori del pluralismo del servizio pubblico e l’indipendenza del Consiglio d’amministrazione. Riconosciamo nell’AD Salini un dirigente la cui azione è sempre stata nel segno della terzietá nella gestione della più grande azienda culturale della Nazione, ma continueremo a vigilare attentamente sull’operato del management.

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