Don Biancalani suona la carica: «Sono inorridito, sarà disobbedienza civile»

6 Ago 2019 14:25 - di Alberto Consoli

Torna alla carica il parroco di Pistoia Don Massimo Biancalani, famoso per avere dato manforte al partito della “disobbedienza civile”, coccolato dai media per la sua crociata quotidiana contro Salvini e contro il governo in tema di migranti. I suoi post provocatori sono ormai cronaca, così come l’iniziativa di portare un gruppo di migranti in piscina. Tuona ora contro il decreto Sicurezza bis appena approvato. Parte la sua scomunica. Ne è inorridito: «Sono provvedimenti inaccetabili, per chiunque abbia un minimo di umanità e di civiltà, disobbedienza civile su tutta la linea», è il grido di battaglia del  parroco di Vicofaro a Pistoia, noto per le tante polemiche sull’accoglienza agli immigrati nella sua parrocchia di Pistoia, dove ora ci sarebbero circa 200 ospiti. Fede e ideologia non sono belli a vedersi.

Don Biancalani: «Sono inorridito»

Eppure, senza entrare troppo nel merito delle questioni gravi che il tema sicurezza pone quotidianamente, il sacerdote “resiste”: «Sono inorridito e spero, anzi, chiedo al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di non firmare nulla anche perché credo che si tratti di norme palesemente in contraddizione con i principi della nostra Costituzione». Promette battaglia don Biancalani: «Disobbedienza civile su tutta la linea», ribadisce, con questo modo bizzarro di fare politica.

«A Salvini dico…»

«A Salvini dico che a mio parere si è assunto una grave responsabilità – ha sottolineato Biancalani – rispetto a centinaia, migliaia di esseri umani che grazie a questo provvedimento saranno sempre più soggetti a soprusi e violenze e, nonostante tutto, continueranno a rischiare la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo e approdare in un luogo più sicuro da quello da cui provengono. Salvini ha un’enorme responsabilità morale e spero ne sia consapevole». «Nel mio piccolo io continuerò ad occuparmi di questi ragazzi, come li chiamo io, non mi interessano provvedimenti, norme, decreti o altro, darò assistenza finché potrò a coloro che ne hanno bisogno».

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