La Russa: «Fu Alleanza Nazionale a proporre Meloni ministro, non Berlusconi»

31 Mag 2019 13:44 - di Redazione

«Nessuno più di me in Fratelli d’Italia ha stima e affetto per Silvio Berlusconi e credo che, senza peccare di modestia, sulla storia della destra italiana degli ultimi due decenni nessuno ne sappia più di me. I nomi dei ministri di Alleanza Nazionale, sia prima che dopo la confluenza nel Pdl, li sceglieva Gianfranco Fini e poi ovviamente li ufficializzava Berlusconi». Lo precisa bene il senatore di Fdi, Ignazio La Russa.

La Russa: An proponeva i ministri di destra

«Giorgia Meloni, allora giovanissima, credo che Berlusconi non l’avesse mai incontrata quando recepì l’indicazione di Alleanza nazionale che aveva deciso di indicare come donna la propria responsabile nazionale dei giovani nel numero di ministri di destra concordato con la componente di Forza Italia. «Sicuramente, Berlusconi ebbe poi modo di apprezzarne le doti nel Consiglio dei ministri di cui feci parte anche io ma, come sicuramente ricorda bene anche Maurizio Gasparri, la scelta fu del presidente di AN che non sottopose mai a Berlusconi rose di nomi, non foss’altro perché questo avrebbe minato la sua “autorevolezza” a cui (come il seguito della storia ha drammaticamente dimostrato) teneva moltissimo», conclude La Russa.

Commenti

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  • Cecconi 31 Maggio 2019

    Finalmente la riconosco come un vero colonnello di AN al contrario di alcuni verso i quali non ho mai nutrito alcuna fiducia né simpatia. Anzi, le dirò di più. Come fu Fini, dopo il Congresso di Fiuggi – anche se allora come residente a Roma votai per il MSI che Fini rappresentò in modo magistrale – a riportarmi alle urne dopo una decina di anni, altrettanto è avvenuto lo scorso anno dopo altra decina di anni per opera della Signora Meloni che giudico attualmente il miglior politico italiano. L’ho seguita per circa un anno prima delle politiche e posso affermare che tutti gli altri, in primis quel logorroico e somaro pinocchiesco come pure mentitore seriale ormai del tutto fuori di testa da lei nominato, rappresentano il nulla eterno, il vuoto pneumatico. Proprio come allora. Mi voglio augurare che d’ora in avanti tutti voi facciate terra bruciata di tutti i vari inutili idioti autodefinitisi classe dirigente politica quando al massimo potrebbero fare gli inservienti in qualche osteria dell’estrema periferia di una città di un paese in via di sviluppo, compresi i due da lei nominati che non meritano alcun rispetto.