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A Napoli il Concertone dei centri sociali lo organizza il Comune e lo pagano… i turisti

A Napoli il Concertone dei centri sociali lo organizza il Comune e lo pagano… i turisti

Politica - di Lucio Meo - 1 Maggio 2019 - AGGIORNATO 2 Maggio 2019 alle 09:40

Cinquantacinquemila euro, dove trovarli per non fare dispiacere i centri sociali tanto amato dal primo cittadino Luigi De Magistris? Dalla tassa di soggiorno imposta ai turisti, che dovrebbe essere destinata a migliorare i servizi agli stessi e invece finisce per finanziare il Concertone del Primo Maggio a piazza Dante, voluto dai centri sociali con tanto di passerella del sindaco. Accade a Napoli, lo svela il quotidiano Il Mattino, che scrive: “Il Primo maggio del Comune è quello degli e per gli antagonisti, dei centri sociali, in particolare di Insurgencia. Il vicesindaco e assessore al Bilancio e anche segretario di demA, ma soprattutto ex sindacalista della Cgil Enrico Panini, rovista nelle malandate finanze di Palazzo San Giacomo e trova 55mila euro – fondi presi dalla tassa di soggiorno – per finanziare l’installazione del palco di piazza Dante…”. A proporre il progetto del concertone – che a Napoli si svolge da anni  – questa volta è stata la consigliera delegata Eleonora De Majo, leader dei centri sociali, per 45 tra artisti e band che si alternano sul palco promuovendo le varie sigle antagoniste, non senza un collegamento con la missione Mediterranea della nave Mare Jonio impegnata in mare per i migranti e in terra contro Salvini. «Il Comune sostiene il concerto» si legge in un comunicato. Ma non specifica che vanno ringraziati i turisti, per la pazienza…

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C'è un commento:

  1. Giuseppe Forconi ha detto:

    Come al solito la totale assenza dei giudici ( si par dire, giudici ) i quali avrebbero dovuto bloccare tale svampita decisione di De Magistris. Ma come di abitudine ogni regione si fa le proprie leggi in barba ai cretini che li appoggiano.

di Lucio Meo - 1 Maggio 2019