Ucraina, stravince il giovane Zelensky: ora Mosca è più vicina. “Farò finire la guerra nel Donbass”

22 Apr 2019 11:34 - di Giovanni Trotta

Il giovane Volodimir Zelenski (41 anni) si è imposto sull’avversario e presidente ucraino uscente Petro Poroshenko conquistando il 73,09 % delle preferenze al secondo turno delle presidenziali celebrato ieri. Poroshenko ha ottenuto solo il 24,57% dei voti, stando alla commissione elettorale sulla base dei risultati dello scrutinio del 90 per cento delle schede. L’affluenza alle urne è stata del 62,07%. Zelenski è risultato vincitore in tutte le regioni del Paese, fatta eccezione per quella di Lviv, dove si è imposto Poroshenko con il 64,5% dei voti.

Ha riconosciuto la sconfitta Petro Poroshenko, presidente dell’Ucraina oramai in uscita. Poroshenko ha chiamato il suo avversario per congratularsi con lui e ha parlato di elezioni trasparente e pienamente conformi alle norme europee, sottolineando come, anche in condizioni di guerra, l’Ucraina sia riuscita a conservare la democrazia. Il presidente ha escluso di volersi ritirare dalla politica e si è detto pronto ad aiutare Zelensky, outsider della politica, pur sottolineando che questi avrà ora “un’opposizione molto potente”. “Abbiamo raggiunto questo traguardo insieme”. Così Volodymyr Zelensky si è rivolto ai suoi sostenitori commentando i risultati che lo incoronano nuovo presidente ucraino, con oltre 40 punti di distacco sul presidente in carica Poroshenko. Rivolgendosi in particolare ai cittadini degli altri Paesi dell’ex Unione Sovietica, il comico ha detto: “Guardateci, tutto è possibile!”. “Il nostro primo obiettivo è la liberazione dei nostri prigionieri. Farò di tutto per riportare a casa i nostri ragazzi, tutti i nostri prigionieri, senza eccezioni”, ha detto ancora Volodymyr Zelensky, parlando ai suoi sostenitori dopo i risultati facendo riferimento alla guerra del Donbass. Zelensky non ha escluso la possibilità di chiedere l’aiuto dell’attuale presidente, se necessario. “Ho già detto che Petro Poroshenko si è offerto di aiutarmi: se ne avessi bisogno, certo, lo chiamerò, perché no?”. Zelensky è stato accusato di essere filorusso, ma in realtà è un nazionalista convinto, convinto di rappresentare quella parte di ucraini, circa la metà, che si sentono ancora vicini a Mosca. Il presidente uscente è stato accusato di corruzione, oligarchia e soprattutto ha pagato la sua ostilità contro Putinj we il suo eccessivo servilismo verso l’Unione europea.

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