Caro benzina, Meloni attacca il governo: «Che fine ha fatto il taglio delle accise?»

24 Apr 2019 19:47 - di Mariano Folgori
rincaro prezzi

«Incredibile: arriva un altro salasso per una delle categorie più vessate al mondo, l’automobilista italiano. Ma le accise non dovevano essere cancellate al primo consiglio dei ministri?». È con queste parole che il  presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni attacca il governo Conte per il caro benzina che che ha fatto irruzione  nella vita degli italiani: il prezzo del carburante arriverà infatti al livello-monstre di oltre 2 euro al litro nelle stazioni di servizio in autostrada.

Una vera stagnata per le famiglie italiane

Tanto per dare un’ideoa del peso insopportabile delle tasse sui carburanti,  basterà notareche  Nel nostro Paese,  su un litro di benzina che costa 1,6 euro, circa un euro è di accise e di imposta sul valore aggiunto. I  due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, in più occasioni hanno promesso un taglio sulle accise. Il leader del Carroccio aveva promesso una sforbiciata sulle 7 più “vecchie” ma di fatto il costo del carburante non ha fatto altro che salire. Una vera e propria stangata sulla testa delle famiglie che devono fare i conti con un salasso alla pompa proprio in queste giornate in cui si parte con l’auto per qualche gita fuori porta.

Commenti

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  • Giuliano Baggiani 25 Aprile 2019

    Ma le Sette accise più vecchie(alluvione Firenze,guerra Abissinia etc)tutte assieme non fanno che un importo oggigiorno di 1-2 cent di euro al litro!!Salvini ha preso tutti x il culo,come x i rimpatri!!???