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Tav, i grillini fanno a Salvini il gioco delle tre carte. Numeri “gonfiati” per sostenere il no?

Tav, i grillini fanno a Salvini il gioco delle tre carte. Numeri “gonfiati” per sostenere il no?

Politica - di Lucio Meo - 7 Febbraio 2019 alle 12:32

Il “gioco delle tre carte” sulla relazione – c’è, scompare, va in Francia, torna – per depistare Matteo Salvini, ma anche uno strano giochino sulle cifre del dossier, stranamente “pilotate” al rialzo a sostegno del no alla Tav da una commissione che fin dall’inizio è sembrata orientata a favore delle posizioni del M5S. Il dossier sulla Tav, che si incrocia al dibattito sulla autorizzazione a procedere per la Diciotti contro Salvini, sarà discusso dal governo solo la settimana prossima ma intanto inizia a trapelare dello scetticismo, sui giornali, anche sull’affidabilità delle cifre.

Secondo Repubblica, nei conti della relazione risulterebbe un saldo tra costi e benefici negativo per 7 miliardi di euro, con cinque miliardi di spesa in più e nessun beneficio ambientale dalla scomparsa di un milione di tir dalle autostrade, dai quali si perdono anche le accise sulla benzina. Ma la commissione avrebbe calcolato costi e benefici sull’intera tratta tra Torino e Lione e non solo la parte relativa alle spese italiane. Come se l’intera opera fosse a carico dell’Italia. Ma i dubbi sono tanti anche sui vantaggi ecologici, che nel 2011 erano stati calcolati in 5 miliardi al netto dell’effetto negativo della riduzione delle accise. Perfino sui costi legati all’inflazione i dubbi sono tanti. “In base al trattato tra Italia e Francia costerà 8,6 miliardi del 2012 da aggiornare all’inflazione. Secondo Ponti quell’adeguamento andrebbe calcolato con un tasso dell’1,5% e farebbe salire il costo da 8,6 a 9,6 miliardi. In realtà l’inflazione è stata significativamente più bassa delle previsioni…”. Dubbi anche sul costo dell’opera nella parte francese, che dai 7 indicati in relazione, sarebbe già sceso alla metà. In tutto, il dossier – secondo Repubblica – calcolerebbe costi per 20 mliardi contro i 15 realmente stimati.
Numeri (e dubbi) su cui oggi il ministero di Toninelli si sente in dovere di intervenire: «Si precisa che il fantasioso caravanserraglio di cifre e ricostruzioni che appaiono in queste ore sui giornali circa l’analisi costi benefici sul Tav Torino-Lione è davvero poco aderente alla realtà dei numeri e degli stessi presupposti di calcolo dello studio”. Ma intanto il dossier resta un fantasma per gli italiani…

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di Lucio Meo - 7 Febbraio 2019