Foibe, «Mattarella sciolga l’Anpi»: Donazzan rilancia contro il negazionismo

5 Feb 2019 12:23 - di Viola Longo

L’Italia non ha «bisogno di odio, ma di verità e giustizia». Per questo è ora che le istituzioni pensino «seriamente a sciogliere l’Anpi». A puntare l’indice contro l’associazione partigiani è stata Elena Donazzan, assessore veneto all’Istruzione, che si è rivolta prima di tutto a Sergio Mattarella. Il ragionamento di Donazzan parte dalle ripetute manifestazioni di negazionismo sulle foibe firmate dall’Anpi e arriva all’unica conclusione possibile: «È ora di dire basta alla tolleranza dei “compagni che sbagliano”». «Chi nega le foibe, il dramma degli italiani di Istria Fiume e Dalmazia e la pulizia etnica di cui furono vittime non può avere cittadinanza. Se l’Anpi pensa si cavarsela con un comunicato stampa – ha sottolineato Donazzan – non ha capito la gravità della cosa».

Il fumetto “Foiba Rossa” arriva nelle scuole del Veneto

Donazzan, da sempre in prima linea perché il dramma delle foibe smettesse di essere considerato storia di serie B, in vista del Giorno de Ricordo, è personalmente impegnata in una serie di iniziative divulgative, rivolte soprattutto ai giovani e agli studenti. Fra queste, la presentazione in diverse città del Veneto del fumetto Foiba Rossa. Norma Cossetto, storia di un’italiana, edito da Ferrogallico, che sarà distribuito alle classi di terza media della regione che lo chiederanno. Un’iniziativa replicata anche dal Comune di Verona, dove il fumetto sarà distribuito alle superiori. Proprio a Verona, giovedì 7 alle 12.45, Donazzan parteciperà insieme al sindaco Federico Sboarina, al conferenza stampa per illustrare l’iniziativa, mentre il giorno dopo, l’8 febbraio, alle 18, l’assessore regionale sarà a Vicenza per una presentazione della graphic novel insieme all’autore Emanuele Merlino. «La Regione del Veneto, che per storia, cultura e tradizione è fortemente legata alle terre di Istria e Dalmazia, e la cui Università di Padova, su proposta dell’allora Rettore Concetto Marchesi concesse la laurea honoris causa post mortem a Norma, ha il compito, più di altri, di far conoscere l’orribile tragedia della pulizia etnica fatta dai partigiani di Tito ai danni di quelle popolazioni, colpevoli solo di essere italiane».

«Le istituzioni pensino seriamente a sciogliere l’Anpi»

«Il dramma di questi nostri fratelli italiani è stato per anni taciuto consapevolmente, perché la cattiva coscienza di chi ha governato la nostra nazione con la complicità del Partito comunista, fece prevalere la ragion di Stato su verità e giustizia – ha quindi aggiunto Donazzan – ma che ancora oggi, dopo che finalmente tutto è conosciuto, ci siano negazionismi o riduzionisti in giro, ci deve far indignare. Credo che se l’Anpi si limiterà ad un altro misero comunicato stampa, le Istituzioni, a patire dal Presidente della Repubblica che ha il compito morale di difendere gli italiani e la memoria di Norma Cossetto Medaglia d’Oro al Valore Civile, debbano seriamente pensare di sciogliere l’Anpi». «La sua ragione d’essere, di autocelebrazione della Resistenza, oggi è diventata di mistificazione della verità storica e sfocia sempre più nell’odio e nella prevaricazione. Non abbiamo bisogno di odio ma di verità e giustizia. Solo così – ha concluso Donazzan – potremo pensare a costruire una vera unità nazionale».

 

 

 

Commenti

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  • angelo manera 5 Febbraio 2019

    L’ANPI (associazione nazionale TRADITORI italiani) va chiusa e subito.
    Non ha alcuna ragione di esistere, non ci sono piu’ partigiani in vita (non ne sentiamo la mancanza……) e sono ormai stati condannati dalla storia come delinquenti, criminali e traditori

    • Francesco Storace 5 Febbraio 2019

      Daje